....Ho visto passare attono a me diverse generazioni della famiglia Pallotta qui a Caldarola. Sono passati 410 anni da quel 20 aprile del 1598 quando papa Clemente VII arrivò al castello e si fermò in visita del Cardinale Evangelista Pallotta. Il Papa era accompagnato dal suo seguito e personale, fu un gran viavai.
Mi piantarono qui nel giardino del castello proprio per ricordare quel giorno. Nei pressi, passava il fossato del Castello che è stato poi colmato con sabbia e sabbione e così ho potuto affondare le mie radici con facilità. Per la mia posizione, proprio di fronte alle vecchie scuderie, ho assistito all'arrivo e alla partenza di molti personaggi. Ho visto passare cavalli e cavalieri, carrozze e portantine, tanti bambini giocare, nobili, matrimoni e banchetti, pittori e artisti. Anche quel famoso Simone De Magistris che ha lavorato qui al castello. Sotto la mia chioma è passata anche la Regina Cristina di Svezia all'inizio del XVII secolo.
Mi hanno anche ritratto, sono raffigurato in diversi dipinti come quello settecentesco della collegiata di San Martino. Mi hanno perfino fotografato, eccomi nella foto scattata nel 1882.
Certo la mia chioma ormai si è impoverita, ne ho passate di avversità ma sono un simbolo per Caldarola e una vera celebrità. Sono stato incluso infatti nella pubblicazione Alberi, custodi del tempo edito dalla provincia di Macerata e sono ovviamente presente nel nuovo libro Alberi Monumentali delle Marche di Valido Capodarca della casa editrice Roberto Scocco.
Se passate da Caldarola, venite a trovarmi.
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