domenica 19 aprile 2009

In viaggio nell’alta Valle del Chienti



Qualche giorno fa ho assistito ad una interesante conferenza organizzata dall’Archeoclub di Jesi. per l'occasione era stata invitata la Dott.Marta Castellucci che ha esposte alcunni dati riportati nella sua tesi di laurea in Archeologia, con specializzazione in topografia antica. Il suo intento era quello di studiare il sistema di viabilità nell’alta Valle del Chienti, in epoca romana. Per seguirla nel suo percorso di studio e di ricognizione storica bisogna spostarci idealmente in quel territorio compreso tra Camerino e Caldarola e, più precisamente, a sette chilometri circa da Caldarola dove, seguendo il corso del fiume Chienti, incontriamo la remota località di Bistocco a 316 m. sul livello del mare di cui ci testimonia appunto quella carta topografica del 1742. Bistocco è una piccola frazione nel cui territorio sono conservati i ruderi di due suggestive torri di avvistamento: la torre di Bistocco a pianta circolare e, poco distante, la torre di Valcimarra entrambe datate, presumibilmente, al XIII secolo.

Torre di Valcimarra

Ma è proprio nella sperduta frazione di Bistocco che affiora la testimonianza concreta della presenza di un antichissimo ponte, via privilegiata di collegamento tra la zona interna dell’alta Valle del Chienti e la zona costiera. Di quel ponte originario, rimaneggiato poi in epoca medievale e moderna, non è rimasto che una porzione ridotta ed estremamente esigua, un reperto di significato storico che può essere fatto risalire molto probabilmente all’epoca romana, quando la valle del Chienti rappresentava uno snodo importante nel sistema viario regionale. Su quella spalla del ponte originario, che impervia ha resistito nei secoli fino a noi, si è tentato poi di ricostruire, nelle epoche successive, la restante struttura tramite lo studio approfondito e meticoloso delle carte topografiche. Blocchi di pietre calcaree, tenute insieme utilizzando malta, composta prevalentemente da pietrisco, il tutto appoggiato sulla roccia, era questa la struttura portante su cui si ergeva il ponte di Bistocco così come quella di tanti altri ponti della zona: il ponte di Pievetorina e il ponte Marmone a Pioraco. Mezzo di comunicazione privilegiato, in epoca romana e medievale, tra il valico di Colfiorito e il mare, il ponte di Bistocco ha poi cessato la sua funzione di collegamento viario nel 1700.

Carla Giaccaglini

by giovi

Nessun commento:

Posta un commento