venerdì 27 gennaio 2006

InEDITA: la carica dei bloggers

Mancano pochi giorni all'apertura di InEdita,il salone della piccola editoria libraria, musicale e multimediale che si terrà dal 2 al 5 febbraio 2006 a Genova. Ci sarà spazio anche per case editrici che navigano il web in cerca di autori sconosciuti, tavole rotonde e incontri dedicati ai blogs con numerosi bloggers tra i partecipanti, molti di loro hanno animato nei mesi scorsi InEdita Blog.

Sabato 4 febbraio alle 15, si terrà la tavola rotonda "Il valore delle idee come cultura" a cui parteciperanno Franco Abruzzo, presidente dell'ordine del giornalisti della Lombardia che parlerà di "Tutele delle professioni intellettuali" e Maurizio Maggiani, con l'intervento "Facciamola finita con 'sto diritto d'autore". Domenica mattina 5 febbraio, si terrà il convegno "I blog; la rete relazionale" a cura di Marina Bellini con la partecipazione di Mitì Vigliero. Durante l'incontro, si svolgeranno performances degli attori della Scuola di recitazione del Teatro Stabile che interpreteranno alcuni testi degli scrittori della rete. Durante la fiera si svolgerannno tanti piccoli eventi multimediali, esibizioni musicali, performance artistiche e teatrali, una quarantina di presentazioni nella "Cantina del libro", mostre sul lavoro portuale, sulle discariche (promosse dalla casa editrice liberodiscrivere).

Tra i protagonisti di Blog e Bloggers della domenica pomeriggio ci sarò anch'io, parlerò della mia passione per la scrittura sul web, di come è nato TRASHFOOD e di cosa si occupa con un intervento su "Blogs tra informazione e incultura alimentare". Con me altri bloggers marchigiani, ci saranno Antonio Tombolini che interverrà su "I bizblog e la Micromarca" e Letizia Saturni che presenterà "NotOnly gluten free:un blog sulla celiachia". Ecco il programma della domenica pomeriggio con gli altri interventi.

Bloggers maceratesi, se passate da quelle parti manifestatevi!

Info: InEdita

by giovi

giovedì 19 gennaio 2006

La farrecchiata: una polenta speciale

Se dico farrecchiata, cosa vi viene in mente? probabilmente la parola vi sarà sconosciuta. Si tratta del nome di una ricetta dove entra come ingrediente la roveja, anche detta rubiglio o corbello (Pisum sativum ssp. Arvens). Con questo nome si indica un piccolo legume, simile ai piselli, tradizionalmente coltivato nelle Marche. Principalmente era utilizzata come foraggio per gli animali in consociazione con il favino, ma si usava anche per l’alimentazione umana, soprattutto nelle aree montane dei Sibillini. Insieme ai legumi più conosciuti, la roveja era in passato largamente diffusa in tutta la dorsale appenninica umbro-marchigiana. A Preci, località vicino Norcia, esiste ancora oggi una fonte detta dei “rovegliari” e sparsi sul territorio diversi riferimenti storici che testimoniano la presenza della roveja. Nelle famiglie contadine più povere, era usato in passato come legume da consumare fresco o, ridotto in farina, per cucinare appunto la “farrecchiata”. Questo piatto viene ancora oggi ricordato dagli anziani contadini dell’area dei Monti Sibillini. La crisi di questa coltura è iniziata nella seconda metà del ventesimo secolo, quando la selezione genetica e l’avvio di allevamenti specializzati hanno fornito animali con migliori performances produttive e richiesto la coltivazione di foraggi con un più alto valore energetico. L’evoluzione in campo zootecnico, combinata con l’aumento di benessere, e la maggior redditività di altre colture hanno determinato le condizioni per un rapido declino della coltura.In questo modo, oltre ad essere stata sostituita nei campi, la roveja è scomparsa anche dalle tavole dei contadini. Attualmente la roveja è oggetto di attenzione in progetti di valorizzazione agronomica e tra le future prospettive vi è l’impiego nell’alimentazione rivolta ai celiaci poiché questo legume non contiene glutine che è una sostanza dannosa per i pazienti affetti da celiachia. Un ruolo importante nel progetto è svolto dal Centro Ricerche e Sperimentazione per il Miglioramento Vegetale (CERMIS) "N. Strampelli" che ha sede a Tolentino (MC). Il Cermis è un'associazione fondata nel 1983 e ha sede ed opera in provincia di Macerata in un'area fortemente vocata all'agricoltura

Ma come si prepara la farrecchiata? Se volete provare, dovete procurarvi i seguenti ingredienti: farina di roveja, acqua, lardo, cipolle, pecorino e olio extravergine di oliva. Preparazione: La procedura per la preparazione della farrecchiata è la stessa della polenta di mais quindi la farina di roveja viene sciolta lentamente nell’acqua prima che questa arrivi ad ebollizione per poi essere cotta per circa un’ora. Il condimento tradizionale della polenta di roveja era molto povero e fatto con cipolle appassite nel lardo o acciughe ed aglio. Per aumentare sapore e valore nutrizionale del piatto, possono essere aggiunti formaggio e olio. Questa polenta può essere consumata anche il giorno dopo, a fette, arrostita sulla brace, in forno o in padella. Oggi in alcuni agriturismi maceratesi vengono proposte diverse varianti costituite tutte da condimenti più ricchi, come carne di maiale, agnello, pomodoro.

Bibliografia e immagini:Cermis

by giovi

giovedì 12 gennaio 2006

Che McOlimpiadi!


10 gennaio 2006, come previsto, la Fiaccola Olimpica, in viaggio verso Torino, sede delle prossime Olimpiadi invernali, è passata nelle Marche. Macerata e Recanati le tappe principali nel maceratese. Tedodofori, sponsors e gadget come da copione, numerosi cittadini ai bordi della strada a salutare. Da parte di chi ha seguito l'evento, emozioni contrastanti per la presenza degli immancabili sponsors al seguito del viaggio della fiaccola Olimpica per le varie regioni italiane.
Tra gli sponsors vi è la Coca Cola, il partner più "longevo" e regolare delle Olimpiadi. La sua collaborazione tra Coca-Cola e i Giochi Olimpici ha avuto inizio nel 1928 e da allora si è ripetuta per ogni edizione dei Giochi.
In attesa dell'inaugurazione, si sta lavorando per allestire le varie aree di accoglienza e per la ristorazione che servirà migliaia di pasti nei giorni delle competizioni. Chi ha vinto la gara d'appalto per il servizio di ristorazione alle prossime Olimpiadi? la McDonald's In altri termini, McDonald’s è il ristorante ufficiale dei Giochi e allestirà due nuovi ristoranti nel Villaggio Olimpico di Torino e nel Centro Stampa Principale al Lingotto dove verranno accolti migliaia di atleti, tecnici e accompagnatori delle nazionali e giornalisti. I nuovi locali andranno ad aggiungersi ai 13 ristoranti McDonald's già attivi nella città di Torino. McDonald's si presenta ai Giochi Olimpici per la quinta volta come Top Sponsor e per la sesta come Ristorante Ufficiale.
In occasione della manifestazione olimpica, novità in arrivo. La nuova iniziativa della multinazionale è quella di fornire le informazioni nutrizionali, già esposte nelle locandine, anche sugli incarti. Ti mangi un Big Mac e allo stesso tempo leggi cosa c’è dentro. Mangiare informati: quanti grassi, quante calorie, quanto sodio ecc…e se oltre alle calorie ci facessero sapere anche gli ingredienti e gli additivi? sarebbe davvero utile.

Ora immaginate lo stupore di giornalisti, atleti, allenatori, turisti e appassionati nel vedere che al posto di bagna cauda, formaggi DOP e vini piemontesi DOC, troveranno un BigMac al self-service olimpico e qualche milk-shake come dessert.. Ma come può essere accaduto? Interrogativi che nascono in relazione alla regione ospitante, il Piemonte, dove per la precisione a Bra, vi è la sede della Slow food che del mangiare bene e lento è promotore, e non a caso a Torino si svolge il Salone del gusto. La Regione Piemonte e anche le altri regioni italiane, spendono grosse cifre per foraggiare Saloni del Vino, del Gusto e per promuovere il made in Italy all’estero. Quale miglior occasione come quella dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 per affiancare allo sport e ai suoi valori uno spettacolo di gusti e sapori? Possibile non sia sfuggita la cosa e proprio nessuno del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali o altre istituzioni vogliano far mangiare e bere italiano agli atleti, agli accompagnatori, alla stampa estera e alle migliaia e migliaia di appassionati che assieperanno piste di sci e palazzetti del ghiaccio?

Fonte: Asapress, TRASHFOOD, Foto di Roberto Blarasin

by giovi

Le memorie del professor Capizzano

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A MACERATA - Ezio Capizzano
"L'ultimo dei baroni nel campus di tulipane". E' uscito il libro di Ezio Capizzano sulla vicenda dei video hard all'Università di Camerino che lo ha fatto diventare famoso un po' ovunque.
Guardate qui per scoprire tutti i particolari e vedere le immagini dei video.
Qui invece aveva annunciato: "sarà un best-seller, le case editrici faranno di tutto per averlo". Ora è stato pubblicato dalla casa editrice di Tolentino "Comunicare" ma i primi commenti non sono così entusiasti. Il libro è vietato ai minori, perché i contenuti sono più che espliciti. Sarà venduto al prezzo di 17 euro.
"Non hanno avuto il coraggio di dire che avevano provato attrazione per me", ha spiegato Capizzano riferendosi alle sei ex studentesse finite nell'inchiesta penale come concusse o come presunte vittime e di cui nel libro vengono riportate le generalità complete. "L'intento della pubblicazione - ha dichiarato l'ex docente di diritto agrario e commerciale - è ristabilire la verità". E si tratta solo dell'inizio. Capizzano ha infatti pronti altri cinque libri.
Rifarei tutto quanto... Ma cambierei posto. :)

IN ITALIA - Diego Cugia
Vedi post precedente.

NEL MONDO - Ajay Puri
Compirà 10 anni a settembre, Ajay Puri, indiano, è il più giovane creatore di siti internet del mondo. E non da oggi: quello personale lo ha realizzato a 3 anni. Tanto che, da allora, lo chiamano "il piccolo Bill Gates". Un sogno che ormai è diventato realtà: il bambino ha potuto incontrare di persona il fondatore di Microsoft che, incuriosito, ha voluto conoscerlo. Ed è rimasto così impressionato da concedere che il sito di Ajay (www.microsoftkid.it) contenesse la firma microsoft.
E ora i capi di stato e di governo se lo contendono.

NELLO SPORT - Alessandro Del Piero
Tripletta storica alla Fiorentina in Coppa Italia: Alex (185 gol) stacca Boniperti e diventa il primo bomber della Juventus di tutti i tempi. Il numero uno.
Guardate qui per saperne di più.

by Matteo Zallocco

mercoledì 11 gennaio 2006

Jack Folla c'è

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Alcatraz non è solo una prigione. Alcatraz è ovunque. In tutti noi.
Migliaia e migliaia di Alcatraz con tante celle con dentro migliaia di "Io".

Ci sono Io Presentabili ed Io Impresentabili.

Quando andiamo in giro per le strade, scegliamo quasi sempre d'indossare la nostra personalità più presentabile, l'Io da passeggio, o l'Io vestito da sera. Quello che ha maggiori possibilità di sopravvivere, forse perché è la nostra coscienza più mediocre, quella che dice sempre "Sì" o "Ni", quella che abbassa gli occhi di fronte alle ingiustizie, alla corruzione, alla miseria e al dolore degli oppressi, dei diversi, dei deboli "perché non ti conviene; perché ti metti nei guai; perché va' con chi vince; perché sta zitto e fregatene, in fondo non sono affari tuoi. Ma la stoffa di questo "Io" da passeggio poi ci soffoca, è una seta gelida, un'anima morta. L'Italia è piena di questi sudari che camminano. Allora noi abbiamo cercato caldo all'inferno, perché siamo partiti alla ricerca di Jack, il "nostro" Jack: quello rinchiuso al buio in una gabbia così inaccessibile che nessuno lo potesse sentire, perché era stato "cattivo", il più cattivo di tutti noi "Io".

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Jack quello che dice sempre No, l'insolente, il vagabondo, il sognatore, il ribelle, il rompiballe, la nostra personalità più impresentabile, quello che se non riesce a farsi amare si fa odiare, quello che "tu finirai male, figlio mio"; Jack l'ultimo della classe, il guastafeste, capace d'ingraziarsi i potenti e, quando è in cima ai loro favori, di sbeffeggiarli, ma nessuno lo potrà mai capire perché è un gioco a perdere, un calcio al Potere. Jack, la luna nera. Il condannato. …Ma anche l'uomo capace di sognare di essere un albatro e di volare verso un sole d'oro.
Jack è quello che ci sentiamo di fare veramente. Jack è la nostra verità.
(Da Jack Folla c'è.)

Leggete qui.

Jack Folla è tornato e con lui torna - dopo qualche settimana di silenzio - "il personaggio del giorno". I protagonisti a Macerata, in Italia, nel mondo e nello sport raccontati dalla nostra Alcatraz, dalla cella di Cronache Maceratesi.

Jack Folla lo hai conosciuto alla radio, per caso. E non hai potuto non ascoltarlo, tutti i giorni alle 14, su Radiodue. Poi sei andato in libreria e hai portato a casa i suoi libri...

IN ITALIA - Diego Cugia
...Ora è tornato, sempre alle 14, su Radio 24. Non parla più da Alcatraz ma dall'aldilà, non lo fa più con la straordinaria voce di Roberto Pedicini e non usa più il nome Jack Folla.
Diego Cugia è tornato.
E oggi ascoltarlo di nuovo alla radio è stata una grande emozione.
Jack Folla, in realtà, non se ne è mai andato, ma è sempre stato prigioniero.

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Domani i personaggi del giorno A MACERATA, NEL MONDO E NELLO SPORT.
Si riparte!

by Matteo Zallocco

domenica 8 gennaio 2006

I nostri Oscar

E' stata la settimana degli Oscar.

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Ecco i magnifici sette (anzi sono di più... )

Categoria post dall'estero. Premio speciale al miglior post straniero. And the winners is... Nazzarè.

La classifica. 1) Nazzarè da Siviglia con 9 voti; 2) Mariana da Buenos Aires con 5 voti; 3) Sofia dall'Australia e Jahat dalla Malesia con 3 voti 5) Jack da Brighton con 1 voto.

Categoria post comico. And the winner is... Edoardo De Michelis (alias Giovi, Mariana e Paula).

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La classifica. 1) Giovi, Mariana, Paula e i fratelli dell'homo sapiens con 7 voti; 2) Piero e il test per diventare moderatrice 6 voti; 3) Franci e il trattato al femminile 3 voti; 4) Pisà (esempio di comicità involontaria) e Andrea (e la fenomenologia del cazzaro) 2 voti; 6) Dodo (e ricordi di scuola) e le faccine di ipno 1 voto.

Categoria post attualità, politica, economia e società. Vincono a parimerito Coppò e Alzata con Pugno.

La classifica. 1) Coppò (e l'eutanasia) e Alzata con Pugno (la violenza contro le donne) con 4 voti; 3) La lezione di Luparè con 3 voti; 4) Franz (e l'America), Mariana (e l'Argentina), Andrea (e l'aborto) con 2 voti; 7) Luca Tgl (su Papa Giovanni Paolo II) e Coppò (sul referendum) con 1 voto.

Categoria post tematiche locali. And the winner is... Ipnocoppu.

La classifica. 1) Ipnocoppu e il divertimento con 6 voti; 2) Betz ricorda suo nonno Virgì con 5 voti; 3) Franci (su Corridonia), Jack (sulla Rata) e Jonny Rango (sul dialetto) con 2 voti; 6) Guido (sull'ecomostro), Stiletto Paradossale (sul Quadrilatero) e Tifosa Lube (sulla morte di Arki Golas) con 1 voto.

Categoria post sport. And the winner is... Franz. Franz (con il cappello) insieme a Rick (secondo classificato). La classifica. 1) L'impresa (sulla carta) di Franz con 8 voti; 2) Rick e la lode al calcio con 7 voti; 3) Luparè sul tifo con 5 voti; 4) Le pagelle di Alzata con pungo con 2 voti.

Categoria post personale. La vittoria di Piero. La classifica. 1) Piero (una dedica speciale) con 8 voti; 2) La laurea di Mke con 4 voti; 3) Falkenfanel (e il lavoro), Giovi (e il primo maggio), Tribale (e Macerata) con 2 voti; 6) Stefy (e il lavoro), Franz (e quello strano sogno) con 1 voto.

Categoria post relazioni online e offline. Andrea, promotore, maggior donatore e vincitore dell'asta benefica. La classifica. 1) Aiutiamo Peppino e Sandro con 14 voti. 2) Stefy el'amore eterno con 2 voti; 3) Margherita sull'amicizia e Mariana organizzatrice del raduno online con 1 voto.

Applausi a tutti, e non solo ai vincitori.

by Matteo Zallocco

giovedì 5 gennaio 2006

La befana vien di notte...

Il lungo periodo delle feste d’inizio dell’anno nuovo, dedicato anticamente al solstizio d’inverno, è chiuso dall’Epifania che il 6 gennaio con il detto popolare “tutte le feste porta via”. La chiesa commemorava l’incontro con i Re magi quando essi raggiunsero la capanna divina e la loro conversione alla nuova dottrina. La parola Epifania –che significa “visibile” in lingua greca- secondo la lettura volgare, si trasforma in Pifania, Befania e infine Befana che è il nome popolare dato alla ricorrenza. La Befana è impersonificata da una vecchia rinsecchita e ricurva che si muoveva a cavallo di una scopa scendendo dai tetti nelle case attraverso il camino per portare doni ai bambini "buoni" o legna e carbone a quelli "cattivi". Una raffigurazione che sa di pagano. Le allusioni alla vecchiaia dell’anno trascorso sono evidenti. La notte della Befana era ritenuta magica nella civiltà contadina. Succedevano cose fantastiche e strane: gli animali parlavano nella stalla. Nelle campagne si accendevano fuochi e falo’ di fascine e stoppie preferibilmente sulle alture e gruppi di giovani e anziani andavano di casa in casa e si cantava la Befana con storielle,violini e chitarre,raccogliendo uova,pane,formaggio e salsiccia.

I regali ai bambini si limitavano una volta a modestissime cose come giocattoli di pezza o di legno, piccoli dolci, arance o frutta secca. In cambio si lasciava per la Befana sulla tavola qualche alimento come polenta, pane formaggio o ricotta perché la vecchia se ne servisse al suo arrivo con il proposito di gratificarla con una buona accoglienza. Tra i dolci della tradizione che si preparavano per il giorno dell’Epifania nelle Marche sono inclusi le pecorelle, i befanini, i favoriti a Matelica, i Santi magi a Sassoferrato, i santaremmascini a Fabriano. Era tradizione anche preparare delle caramelle fatte in casa da mettere nella calza dei piu’ piccoli. Erano fatte di zucchero, miele e succo d’arancia. Si facevano sciogliere gli ingredienti in un tegame, quando tutto era sciolto si facevano raffreddare, poi con un cucchiaio si facevano tante palline ed erano pronte le caramelle. Per chi si volesse cimentarsi nella preparazione dei befanini e dei favoriti, ecco le loro ricette tratte dal libro "Antologia della cucina popolare".

Per i befanini. Un chilo di farina, cinque uova, 350 g di zucchero, due dosi di lievito,un bicchierino di mistrà,100 g di strutto, scorza di limone grattugiata, acqua calda. Per la glassa: chiara d’uovo montata a neve con 50 g di zucchero. Fare l’impasto con tutti gli ingredienti. Stendere una sfoglia dello spessore di un dito e lasciar riposare per mezz’ora. Con il coltello dare la forma di pupazzi, stelle comete, befane, pupazzetti, cuori o animali. Allineare in una placca unta e cuocere nel forno. Spalmare con la glassa quando i befanini hanno preso colore.

Per i favoriti di Matelica, servono:1 kg di farina, 800 g di zucchero, 100 g di anici, vino bianco q.b. Mescolare e dare la forma di gnocchetti. Cuocere nel forno.

Vado in cucina a prepararli, a domani per le foto.

La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte…

by giovi

martedì 3 gennaio 2006

Cronache Maceratesi, classe 2005

Nella settimana degli Oscar, dei bilanci sull'anno che se ne è appena andato e dei sogni e delle speranze di quello che è appena iniziato, vorrei porre per la prima volta CM al centro del "top of the week". Colgo insomma l'occasione per stilare un breve bilancio sul nostro blog-giornale della provincia. Siamo nati lo scorso 6 maggio e abbiamo già archiviato 21 pagine con una decina di post per ognuna. Abbiamo raccontato più di 100 storie di personaggi maceratesi, oltre a quelli in Italia, nel mondo e nello sport. Abbiamo una rubrica settimanale - curata dalla Giovi - sull'alimentazione di indubbio interesse e qualità e ogni sette giorni teniamo aggiornato il diario di bordo della community, che è la vera forza di questo sito e la vera grande novità della Macerata online. I numeri poi ci danno ragione anche per le tantissime visite giornaliere. Insomma il nostro 2005, l'anno di nascita di Cronache Maceratesi, è andato bene e non possiamo che cercare di continuare su questa strada provando anche a migliorarci. Grazie a tutti coloro che mi sono vicini in questa avventura: il nostro "homo informaticus" Franz e la nostra inviata speciale Giovi in primis, ma anche tutti voi che da Macerata all'Argentina passando per tanti altri posti ci leggete e avete commentato ciò che vi ha interessato. Grazie a tutti!

by Matteo Zallocco