lunedì 30 ottobre 2006

Via libera a stagione lirica, piano casa e al ripristino dell'orologio

La settimana maceratese.

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UN SOSPIRO DI SOLLIEVO- Il Consiglio di amministrazione dell'Associazione Sferisterio ha approvato il bilancio ed è arrivato il via libera alla prossima stagione lirica. Una stagione che durerà tre settimane (26 luglio-12 agosto) e senza un attimo di tregua tra opere,
danza (ci sarà anche Carla Fracci), concerti e incontri-dibattito.

IL PIANO CASA- In Consiglio comunale è arrivato il via libera al Piano Casa, tanto discusso da una parte del centro-destra. Il Piano Casa permetterà la costruzione di circa duemila abitazioni e consentirà di adibire a verde sportivo dieci ettari di terreno. Novemila metri quadrati saranno ceduti al Comune insieme ad una quota di edilizia convenzionata.

L'ANTICO OROLOGIO- Dopo la visita dell'esperto mantovano Alberto Gorla il meccanismo dell'antico orologio con i pupi che si affacciavano in piazza della Libertà verrà ripristinato. Resta da valutare la sua collocazione: sulla torre o su un museo (in ogni caso come macchina funzionante)? Intanto Gorla ha dichiarato che questo restauro
è il suo sogno: "Questo è l'unico meccanismo rimasto al mondo del Ranieri così completo ", ha detto.

LA CLASSIFICA- Macerata è il capoluogo più vivibile delle Marche. E' quanto certifica il tredicesimo rapporto di Legambiente sulla qualità ambientale dei Comuni capoluogo di provincia: la nostra città è al 35esimo posto nella graduatoria nazionale.

STRADE TABU'- Il Presidente della Provincia Silenzi ha annunciato che la Provincia entrerà nella nuova Quadrilatero. Per realizzarla mancano ancora 500 milioni, come trovarli? "Mettendo sul mercato le aree leader - ha risposto Silenzi - e utilizzando i ribassi d'asta potrebbero ridursi a 200, da trovare da qui al 2009. Non mi sembra un obiettivo impossibile".

IL FATTO- Si è sfiorata la tragedia alle 8.05 di giovedì sulla provinciale ex Muccese alla periferia di Camerino. Un pullman della Contram, con a bordo 25 studenti, ha preso fuoco ed è stato distrutto dalle fiamme in pochi minuti. Provvidenziale l'intervento di un automobilista che
si è accorto delle fiamme ed è riuscito a far fermare il pullman e far scendere tutti in tempo.

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LA POLEMICA- Gli studenti dei Licei Leopardi di Recanati organizzano un'assemblea sulla transessualità e invitano a parlarne il trans Alessia Bellucci. Dopo le proteste di alcuni genitori e di An la direzione scolastica interviene e sospende l'incontro. Ma molti altri (studenti, genitori, politici) prendono posizione contestando questa censura. Interviene anche l'onorevole Vladimir Luxuria che si autoinvita alle scuole della nostra provincia per parlare di transessualità. E dopo le proteste sembra che alla fine l'assemblea a Recanati si farà.

by Matteo Zallocco

giovedì 26 ottobre 2006

La stagione delle mele antiche

Torna il Salone Internazionale del Gusto di Torino 2006, l’occasione per avvicinare e degustare numerosissimi prodotti provenienti da tutto il mondo. La manifestazione giunta alla sua sesta edizione, come sempre è promossa da Slow Food.Una visita al Salone che inizia proprio oggi è una tappa d'obbligo per ogni appassionato di eno-gastroonomia Ci saranno in mostra i prodotti delle varie regioni italiane e dei Presidi italiani della SlowFood. In Italia sono circa 200 e riguardano i prodotti più disparati: dalla vacca Burlina al Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, il Cevrin di Coazze, il Coniglio Grigio di Carmagnola, la Fragola di Tortona, la Gallina Bianca di Saluzzo e Bionda Piemontese fino al pane di patate della Garfagnana. E quanti sono i presidi marchigiani? sono 7. Li conoscete? Sono la Cicerchia di Serra de' Conti, il Lonzino di fico, il Mosciolo selvatico di Portonovo,l' Oliva Tenera Ascolana, il Pecorino dei Monti Sibillini, la mela rosa dei Sibillini e il Salame di Fabriano. Della mela rosa dei Sibillini, una mela autunnale, non sapevo l’esistenza fino ad alcuni anni fa, conoscevo come la maggior parte de consumatori la mela golden o la stark che troviamo al supermercato. Poi nell’ambito di un progetto di valorizzazione di mele antiche marchigiane finanziato dall’ASSAM, sono stato incaricata di svolgere delle determinazioni analitiche su campioni di mela provenienti da alcuni comuni della Comunità Montana dei Sibillini tra i 400 e i 900 metri di altitudine tra cui Carassi (AP, fondovalle dell’Aso) e di Monte San Martino (MC), alta collina in prossimità dei Monti Sibillini e ho scoperto tanti tipi di mele che ignoravo e che hanno nomi curiosi come mela zitella, muso di bue, verdona, cerina, gelata,mela zucchina, rosetta, culo di somaro,peperone e limoncella.

La valutazione analitica dei frutti di mela rosa, ha evidenziato interessanti aspetti nutrizionali rispetto a varietà piu’ conosciute oltre al fatto che non ha bisogno di particolari trattamenti antiparassitari rispetto a varietà più diffuse sul mercato tra cui la mela Golden e la Stark I dati ottenuti sono stati presentati in diverse occasioni e incontri con i produttori. Come altri frutti autunnali, la mela rosa è inclusa nell’ elenco dei frutti antichi sconosciuti alla maggior parte dei consumatori. Per frutta antica si intendono specie e varietà che tradizionalmente, venivano coltivate in un determinato territorio e riprodotte con sistemi naturali o indotti dall’uomo senza modificazioni del patrimonio genetico. Oltre alle mele ci sono altri frutti antichi che maturano in autunno come le cotogne, le giuggiole, i melograni, gli azzeruoli. Come le mele rosa non sono riusciti a competere con le varietà di frutti regolari e dai colori brillanti che troviamo al mercato. Proprio per questo la loro coltivazione è stata quasi completamente abbandonata: è sopravvissuto qualche vecchissimo albero sparso e soltanto da qualche anno sono tornate in coltura, ma le quantità prodotte sono sempre irrisorie. Un tempo, al contrario, erano preziosi e ricercati. Le mele rosa in particolare, dopo la raccolta si conservavano in mezzo alla paglia nei fondi delle case o nelle soffitte. La sua consistenza compatta la rendeva particolarmente idonea alla lunga conservazione, soprattutto se ricoperta da abbondante paglia. L'albero è rustico, molto adattabile, estremamente longevo, resistente al freddo e alle malattie, di poche esigenze colturali, ce n’erano in tutte le case contadine. La mela rosa si mantiene molto bene fino dall'autunno fino ai primi mesi dell’anno successivo.Se nelle prossime settimane vi capiterà di fare gite nei Sibilini, provate a chiedere nei negozi locali. Se hanno la mela rosa in vendita sarà la prova che il Presidio Slow Food ha raggiunto uno dei suoi obiettivi dichiarati sul sito della Slow Food: I Presìdi sostengono le piccole produzioni eccellenti che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano mestieri e tecniche di lavorazione tradizionali, salvano dall’estinzione razze autoctone e antiche varietà di ortaggi e frutta.

Ringrazio il Dr.S.Virgili dell'Assam per le foto

by giovi

giovedì 19 ottobre 2006

A cena con i finger foods

La nomenclatura alimentare si è arricchita di nuovi termini negli ultimi anni La crescente attenzione per aspetti salutistici, ci ha portato a conoscere il significato di alimenti funzionali o functional foods, probiotici, prebiotici e nutraceutici. In relazione al modificarsi degli stili di vita e delle abitudini e consumi alimentari, altri termini anglosassoni fanno l’ingresso nel gergo alimentare e non solo per gli addetti ai lavori. Se fate uso di piatti pronti, pizze surgelate, risi e minestre in busta o brick, insomma vi piace che tutto sia pronto in 5 minuti, fate parte di quel 60% degli italiani che dichiarano di scegliere e consumare regolarmente cibi precotti o pasti sostitutivi, i cosiddetti ready meals, siete in poche parole un consumatore stir-fry: mescola e friggi. Lo dice una indagine di Salute di Repubblica (Tecnofood,quando in cucina e a tavola trionfano le soluzioni rapide, 28 Settembre 2006). Circa il 70-80% dei prodotti che acquistiamo abitualmente è fabbricato dall’industria alimentare che propone sempre in quantità maggiore questi piatti che occupano un posto di rilievo nel carrello della spesa. E tra i nuovi termini entrano anche i finger foods che tradotto significa letteralmente cibo da mangiare con le dita, una nuova tendenza inglese d'importazione, un modo diverso di mangiare e di stare insieme. Sono presentati per l’Happy hour e l'aperitivo, ma non solo. L'ndustria li propone anche per la ristorazione collettiva, come fuori-pasto e per l’alimentazione domestica per quei consumatori che vanno di fretta e non vogliono perdere troppo tempo a cucinare. Si tratta in genere di prodotti a base di patate e carne avicola, con o senza formaggi incorporati e addensanti al seguito. Tutte le principali aziende alimentari hanno prodotti in catalogo. Se dico Magic Hot-Dog, Magic Zoo, Magic ABC, Patapollo, Chicken stick, Crokette, magari pensate che siano proposte di un fast food, invece tutto ciò è concepito a pochi km da Macerata-Sono le proposte che si collocano nel settore dei piatti pronti e finger foods della maceratese Fileni quarta azienda nazionale per il settore avicunicolo. Sono tornata quindi a curiosare nei contenuti del sito aziendale. Oltre ai finger foods, non mancano le iniziative promozionali e in palio ci sono suonerie, wall papers e true tones per il vostro telefonino. E cosa veniamo a sapere? Che uno di questi prodotti, il Patapollo, è stato segnalato al concorso "Cibus of the year 2006" come miglior piatto pronto e che ne è stato studiato attentamente il packaging: un bag colorato che ricorda il sacchetto delle patatine. Incuriosita cerco maggiori informazioni ma il sito come avevamo già notato in precedenza, non ci fa sapere gli ingredienti dei prodotti ed è assente la loro etichettatura. E dire che l’obiettivo dichiarato dell’azienda è di "innovare il comparto delle carni bianche e di rispondere alle moderne esigenze di praticità, servizio, risparmio di tempo senza dimenticare il gusto. Se i nuovi prodotti –come si dichiara- sono leggeri e equilibrati, e soddisfano il palato e la vista e sono una gratificazione come insegna la tradizione eno-gastronomica, perché non scrivere come vengono prodotti? E quali sono gli ingredienti? Una questione di trasparenza nei confronti dei consumatori.

Fonte immagine: memorymaker.co.uk

by giovi

sabato 14 ottobre 2006

Macerata, personaggi e fatti

La settimana in provincia

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IL RICORDO - Nel 1906 nasceva Enrico Mattei, uno dei protagonisti che nel secolo scorso ha segnato la storia del nostro Paese. Per ricordarne il centenario la Provincia ha organizzato venerdì una giornata commemorativa al teatro Lauro Rossi con ospiti importanti e diversi momenti di approfondimento. In serata sono stati poi proiettati il film di Rosi "Il caso Mattei" (da vedere) e il documentario che Sergio Zavoli ha realizzato per la Rai, dal titolo "Ricordo di Enrico Mattei".
Di sicuro Mattei è ancora oggi un personaggio molto amato, non solo da maceratesi e marchigiani.

LO SCANDALO - A Porto Recanati ha sconvolto tutti la vicenda di don Giuseppe Giacomoni, arrestato
in provincia di Cesena con l'accusa di violenza sessuale, induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Don Giuseppe, ex salesiano, è stato direttore dell'oratorio portorecanatese negli anni Cinquanta.

CAOS STRADE- Da sempre la viabilità il più grande problema della nostra provincia: grandi lavori solo promessi, oppure solo iniziati. Il presidente della Provincia Giulio Silenzi ha annunciato che dopo 12 anni la prossima settimana ripartiranno i lavori sulla Superstrada per realizzare il tratto Sfercia-Collesentino.
Intanto in città aumentano i problemi e le proteste per il traffico a Villa Potenza e in in via Cioci, dove con l'inizio delle scuole all'ora di pranzo è tornato il caos più completo con tanto di investimento...

IL BLITZ- A Pieve Torina è stata scoperta una piantagione di canapa indiana e sono stati sequestrati ben 22kg di stupefacente (12 di marijuana e 10 di canapa indiana).

RICONOSCIMENTI- L'università di Macerata ha conferito la laurea honoris causa (l'ennesima) a Urlich Beck, uno dei massimi studiosi di sociologia al mondo.
L'avvocato maceratese Vando Scheggia è stato eletto nella giunta nazionale dell'unione delle camere penali, insieme con altri undici colleghi di tutta Italia.

IL PERSONAGGIO- Il civitanovese Giuseppe Cinti, 61 anni, laureato in giurisprudenza a Macerata, è il nuovo ambasciatore d'Italia a Myanmar, l'ex Birmania. Cinti ha ricoperto prestigiosi incarichi in diversi paesi del mondo a partire dal 1979 quando è stato viceconsole a Zurigo, per poi passare a Nairobi (in Kenya) dove ha ricoperto la carica di console. Nel 1989 è stato nominato consigliere commerciale in Libia in uno dei momenti più delicati nel rapporto tra l'Italia e il colonnello Gheddafi. Dal 2004 è a Roma, alla Direzione generale per i Paesi dell'Asia, Oceania e Antartide. Ora il prestigiso incarico di ambasciatore in un Paese caratterizzato dalla repressione militare e dalla lotta, ormai decennale, per il
riconoscimento dei diritti civili.

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LA FRASE- "La storia del cinema mondiale del XX e XXI secolo può essere riassunta in due sole parole,
in un nome ed un cognome: Dante Ferretti". Così il critico del Financial Times Nigel Andrews ha definito lo scenografo maceratese, premio Oscar per "The Aviator" di Scorsese, in apertura di un servizio-intervista di tre pagine.

IL PAESE- Questa settimana sono stato a Matelica, il paese in cui è cresciuto Enrico Mattei e a cui Mattei ha dato lavoro a tantissimi cittadini. A lui è dedicata la bella piazza centrale (meno bella la cattedrale) mentre il vicino Palazzo Mattei - di proprietà della famiglia - è sfortunatamente abbandonato a sè stesso. Tantissime e importanti le scoperte archeologiche rinvenute
in quest'ultimo decennio. Una città di 10.284 abitanti che ha anche un'altra eccellenza: il buon vino con il Verdicchio che può essere considerato il migliore della provincia.
I problemi si chiamano parcheggi (davvero pochissimi) e strade: la viabilità è un vero caos, gli ingorghi sono all'ordine del giorno per la presenza di una sola arteria, l'ex statale Muccese. La Pedemontana resta un miraggio...
In provincia le strade restano un miraggio...

by Matteo Zallocco

mercoledì 11 ottobre 2006

Macerata scopre il rugby

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Si sono presentati da tempo sul nostro forum e domenica hanno esordito
in casa a Collevario con una bella vittoria nel campionato di serie C.
Sono gli Amatori Rugby Macerata. Per farveli conoscere meglio ecco
il mio articolo di ieri sul Carlino.

MACERATA - Mentre all’Helvia Recina la Maceratese era impegnata nel derby
contro il Fano, domenica pomeriggio lo stadio di Collevario ospitava il
debutto casalingo di una nuova realtà sportiva: l’Amatori Rugby Macerata.
L’inizio del campionato di serie C era stato tutt’altro che incoraggiante
con la sconfitta a Fermo per 69 a 0 della settimana precedente. Ma domenica
è arrivato il pronto riscatto con la vittoria (49-10) contro il Rugby
Montefeltro.
La squadra maceratese è stata fondata lo scorso febbraio. «Ho sempre avuto
questa passione - spiega Luca Verdolini, presidente-giocatore, ieri a casa
con un ginocchio a pezzi dopo la partita di domenica - e avevo partecipato a
qualche allenamento a Fermo. Ma inizialmente l’unico che aveva veramente
giocato a rugby era Andrea Lazzaro (a Varese). Gli altri erano tutti giovani
di Macerata che volevano provare questa nuova esperienza. Nel corso dei mesi
poi sono arrivati altri ragazzi che avevano già giocato».
In tutto sono 35 tesserati, dai 17 ai 35 anni. L’allenatore-giocatore,
Pierpaolo Di Niccolò, è di Fermo. Altri giocatori vengono da Civitanova, San
Severino e Tolentino, e c’è anche qualche ragazzo di fuori iscritto
all’Università di Macerata. «Vogliamo solo divertirci - aggiunge Luca
Verdolini - visto che già partecipare a questo campionato è una grande
soddisfazione. Le squadre più forti sono Jesi, Fermo e San Benedetto. Ci
hanno detto che nella città di Macerata non esisteva una squadra di rugby
dalla fine degli anni Trenta».
Nello stesso campionato ci sono le altre due squadre di rugby della
provincia: Mogliano e Recanati. «Questo - prosegue il presidente-giocatore -
è lo sport dell’amicizia per eccellenza. A differenza del calcio un singolo
non va da nessuna parte, è fondamentale l’aiuto di tutta la squadra». Due
gli allenamenti settimanali: il mercoledì e il venerdì alle 20
all’antistadio dell’Helvia Recina.
Poi la domenica si gioca e l’Amatori Rugby Macerata disputerà a Collevario
tutte le gare casalinghe, con inizio alle 15.30. «Nessuno prende un euro,
siamo una società totalmente amatoriale e comunque stiamo cercando uno
sponsor, senza il quale non è facile andare avanti».
Dopo ogni partita c’è il terzo tempo, tipico del rugby, dove le due squadre
si ritrovano assieme a cena. «Qui a Macerata andiamo alle "4 Porte" anche
perché il proprietario si è appassionato a questo sport. Che mangiata
domenica a base di polenta, pasta e pizza!». Insomma, alla fine è festa,
nonostante un ginocchio a pezzi...

by Matteo Zallocco

lunedì 9 ottobre 2006

AAA Giovani tenori cercasi

Si è presentata nel forum parlando della sua grande passione per la lirica, è Turandot, il nickname è molto eloquente e richiama all'opera puccininana inserita nel programma della stagione lirica 2006 dello Sferisterio di Macerata. Ricordate? Ne abbiamo parlato anche a proposito del libro Fiabe all'opera scritto da Alessandra. Turandot ci ha fatto sapere che l'Associazione Franco Corelli, costituitasi un anno fa in onore del celebre tenore anconetano, svolgerà delle audizioni per giovani tenori. La selezione è finalizzata alla partecipazione allo spettacolo "La Festa delle Muse 2007", che si terrà in primavera presso il Teatro delle Muse di Ancona.Gli interessati troveranno il regolamento per partecipare sul sito internet dell'Associazione. Termine ultimo per la presentazione delle domande: 25 ottobre 2006.

Vuoi saperne di più sull'Associazione Franco Corelli? continua a leggere...

Associazione Franco Corelli. Nata dall'iniziativa di amici ed estimatori dell'artista provenienti da diverse località italiane, e pur radicando il suo cuore, per evidenti ragioni affettive in Ancona, la città che gli ha dato i natali, si pone fino dalla sua nascita come organizzazione a carattere nazionale e, in prospettiva, internazionale. A tale scopo ha già stabilito e continuerà a stabilire e ad ampliare contatti in Italia e all'estero, per proporsi, in prospettiva, come elemento di unione e di intercambio fra i "corelliani" di tutto il mondo e, più in generale, fra gli appassionati del teatro d'opera al quale Franco Corelli ha dedicato, con passione e sacrificio, tanta parte della sua vita.

Non a caso, l'Associazione ama identificarsi in una semplice formula, che sta alla base di ogni sua attività: Onorando Franco Corelli si onora l'opera lirica, e onorando l'opera lirica si onora Franco Corelli. Per questo motivo, si propone di superare l'intento meramente celebrativo di un singolo Artista, per quanto di storica ed indiscussa grandezza, per onorarne nel tempo la memoria proiettando la propria attività anche verso il futuro, promuovendo l'amore e la conoscenza, specie fra i giovani, di una forma d'arte che è patrimonio prezioso e insostituibile della nostra cultura. Obiettivo che l'Associazione persegue anche ricercando, incoraggiando e favorendo giovani cantanti che uniscano alle doti naturali quell'umiltà, quello spirito di sacrificio e quella volontà e capacità di migliorarsi ininterrottamente che costituiscono l'eredità più preziosa che Franco Corelli ha lasciato alle nuove generazioni di artisti lirici.

La selezione di giovani tenori, è finalizzata alla partecipazione allo spettacolo "La Festa delle Muse 2007", che si terrà in primavera presso il Teatro delle Muse di Ancona. Gli interessati troveranno il regolamento per partecipare sul sito internet dell'Associazione. Termine ultimo per la presentazione delle domande: 25 ottobre 2006.

by giovi

domenica 8 ottobre 2006

Civitanova Marche: I 500 anni di Annibal Caro

Ha proprio ragione Sergio Fucchi che ci ha segnalato l'evento, in tanti lo abbiamo conociuto a scuola per la sua traduzione dell'Eneide di Virgilio. Mi riferisco a Annibale Caro, non sapevo che fosse nato a Civitanova Marche nel 1507 e che oltre ad essere un famoso letterato, avesse avuto un trascorso anche come commediografo: pochi infatti conoscono il suo lavoro più famoso "Gli Straccioni" che in epoca recente venne messo in scena solo due volte: la prima e più famosa ad opera di Luca Ronconi e la seconda da Bruno Crucitti. Per celebrare l'anniversario della nascita di Annibale Caro, il sindaco di Civitanova Marche, dott. Erminio Marinelli, ha costituito da tempo un comitato per programmare una serie di iniziative che copriranno la fine di quest'anno, il prossimo e l'inizio del successivo. Per l'occasione è stato anche attivato un sito intenet in cui gli interessati potranno informarsi sulle manifestazioni che verranno attuate nei prossimi mesi in onore dello scrittore.Sabato scorso, a "CartaCanta" all'Ente Fiera di Civitanova Marche, è stato presentato l'Opuscolo a fumetti per bambini "Caro...". L'opuscolo permetterà così di far conoscere ai più piccoli la figura dello scrittore e le sue opere.

Grazie a Sergio Fucchi che ci ha segnalato l'evento.

by giovi

giovedì 5 ottobre 2006

La minestra del Leopardi

Del celebre poeta e delle sue passioni e preferenze alimentari abbiamo già parlato su Cronache Maceratesi, le uova pasquali, i fichi secchi, i dolci e i celebri confetti abruzzesi. Sulla base delle numerose testimonianze, si può affermare quindi che Giacomo Leopardi fosse un buon conoscitore dei prodotti della sua terra.Ne ricordava i piu' graditi nelle lettere alla sua famiglia e in una di queste si sofferma sul giorno della festa della "Bragiola" .In quell'occasione, i Leopardi offrivano a tutti i bisognosi, un pasto abbondante per sfamarsi. Negli ultimi anni diventò particolarmente goloso a Napoli, anche grazie all'amico Ranieri che gli inviava dei sorbetti dal caffè Pinto. Come tutti anche lui oltre a piatti particolarmente graditi, nutriva avversione verso qualche ricetta. Chi non ne ha? magari qualche ricordo sgradito nato quando eravamo ancora piccoli. O un piatto che eravamo costretti a deglutire. Per il Leopardi era da aborrire una certa minestra che gli veniva imposta, un piatto che decisamente detestava al punto da dedicargli queste righe: "A morte la minestra"

A morte la minestra

Metti, o canora musa, in moto l'Elicona e la tua cetra cinga d'alloro una corona. Non già d'Eroi tu devi, o degli Dei cantare ma solo la Minestra d'ingiurie caricare.

Ora tu sei, Minestra, dei versi miei l'oggetto, e dirti abominevole mi porta gran diletto.

O cibo, invan gradito dal gener nostro umano!

Cibo negletto e vile, degno d'umil villano! Si dice, che resusciti, quando sei buona, i morti; ma il diletto è degno d'uomini invero poco accorti! Or dunque esser bisogna morti per goder poi di questi benefici, che sol si dicon tuoi?

Non v'è niente pei vivi? Si! Mi risponde ognuno; or via su me lo mostri, se puote qualcheduno; ma zitti!

Che incomincia furioso un tale a dire; ma presto restiamo attenti, e cheti per sentire: "Chi potrà dire vile un cibo delicato, che spesso è il sol ristoro di un povero malato?"E' ver, ma chi desideri, grazie al cielo, esser sano deve lasciar tal cibo a un povero malsano!

Giacomo Leopardi

E voi, avete una ricetta, un prodotto abominevole e disgustoso che ricordate?

Fonte Tool per l'immagine: Util e inutil

by giovi