lunedì 25 maggio 2009

Macerata ''sbarca'' nel forum

Inauguriamo stasera "Macerata da vivere", lo spazio interattivo di Cronache Maceratesi nel forum. Lo spazio in cui tutti potranno dire la loro sulle tematiche locali.
Eccolo qua!

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Parola d'ordine: interattività. Tredici lettere che fanno rima con Maceratesità (la parola che meglio di ogni altra rispecchia i princìpi di CM) e che da tempo rappresentano il vero obiettivo del nostro blog. L'interazione tra i contenuti di CM e la forza espressiva, critica, ironica nonchè incredibilmente democratica, intensa e spontanea del forum è fondamentale per sfruttare al massimo le grandi potenzialità di questo sito. CM è il primo blog-giornale cittadino, e di per sè può già rappresentare una bella novità, ma la sua grande forza è il contesto in cui è nato, il contesto della più frequentata comunità maceratese online. Sì, perché un blog-giornale riuscirebbe a farlo qualunque altro giornalista (e non solo) in qualunque altra città. Di blog ce ne sono tanti e per tutti i gusti. Ben più ardua è l'impresa di costruire e mandare avanti una comunità, dove ogni utente riesce a dare il suo contributo, dove ogni mattone (post) del palazzo (forum) è importante. Come ha scritto qualcuno: "In questo gioco di squadra dove ognuno con la sua personalità apporta qualcosa e al tempo stesso impara qualcosa di sé leggendo gli altri, si ha forse il senso più profondo del meritato successo, e se penso che anch'io nel mio piccolo ho contribuito, bé credetemi o no, questo mi rende orgoglioso".
E questa è da tempo diventata una vera comunità. Una comunità dove si parlà di argomenti leggeri e seri allo stesso tempo e con la stessa passione. Dove si consiglia e ci si fa consigliare. Dove si applaude e si litiga anche. Dove ognuno può dire la usa su ogni argomento. Dove c'è una ragazza che dall'Argentina ha imparato a conoscere Macerata e i maceratesi. E dove anche dall'estero sono arrivati i rinforzi. Una comunità che cresce giorno dopo giorno, davanti agli occhi di tutti, perché libertà e trasparenza sono due dei suoi migliori pregi.
La comunità, insomma, è la vera grande novità. E ora il "nostro forum" vuole anche diventare il "nostro blog". Un modo per condividere le esperienze, i fatti e i personaggi della nostra provincia, alcuni dei quali vengono quotidianamente affrontati nel blog. Ed è proprio per condividere questi contenuti e per affrontarne di nuovi che nasce questa nuova sezione (la potete raggiungere cliccando in basso su ogni post di CM) dove tutti potranno parlare liberamente delle tematiche locali, aprire topic sui problemi, sulle iniziative e su qualunque altro tipo di situazione che si riscontra nella vita cittadina di tutti i giorni. Un modo per guardare insieme e per confrontarci su tutto ciò che ci circonda e in cui anche le esperienze esterne saranno fondamentali per paragonare la nostra ad altre realtà.

by Matteo Zallocco

venerdì 22 maggio 2009

Il blog è morto. Il blog è vivo?

Informo i miei lettori che a giorni il blog non sarà più raggiungibile. Non è una decisione che ho preso io, ma se Secondopiero.com chiuderà, come è stato annunciato, anche i blog Cronache maceratesi e Homoblog ne seguiranno il destino.

Grazie a Francesco Cittadini che ha lavorato dietro le quinte. Fondamentale il suo supporto informatico sempre puntuale.

Grazie a Matteo Zallocco che mi ha coinvolto fin dai primi mesi nell’attività editoriale, nella “redazione virtuale” del blog ed eravamo così convincenti che inizialmente c’è chi pensava che veramente io e Matteo lavorassimo fianco a fianco in un vero ufficio.
Quando è iniziato tutto, nel 2005, era il periodo in cui si parlava per la prima volta dei blog urbani, c’era un fermento in questo senso, un nuovo modo partecipato di fare informazione. Sono orgogliosa di aver contribuito a far conoscere alcuni aspetti di Macerata e di altri comuni attraverso i miei post nel blog.

Sono commossa, non lo nascondo, ci sono tanti bei ricordi che si affollano nella mia mente, ricordo le mie uscite in giro con taccuino e macchina digitale come reporter tra manifestazioni e conferenze, mi sono sempre divertita moltissimo nell’organizzare, nel partecipare e raccontare. I mitici live blogging!

Ho scoperto di avere dei lettori inaspettati che non conoscevo, perché non hanno mai commentato, ma erano lì ad attendere i miei posts. Grazie davvero a tutti.

Continuare? certo, si potrebbe e per una frazione di secondi mi è frullata l'idea, ripensando a tutti i miei posts che non sarebbero stati più leggibili. In fondo il blog Cronache Maceratesi ha avuto vita indipendente soprattutto negli ultimi tempi. Ma non è una decisione facile, e non vorrei essere da sola a prenderla. E non vorrei anche trovarmi da sola nel continuare. Significherebbe già pensare ad un nuovo indirizzo e organizzarsi per traslocare, cercando se possibile di non perdere i commenti.

Ammetto di essere un po' confusa. Aiutatemi a prendere questa decisione, qualunque sia la vostra opinione.

Scrivetemi, vi aspetto! giovannagiovi2000@yahoo.com.

by giovi

lunedì 18 maggio 2009

Cartoline dalla Fiera Internazionale del Libro a Torino


Eccomi a casa dopo la trasferta torinese in occasione della Fiera Internazionale del Libro. Un tour de force iniziato sabato alle 5 di mattina. La fiera del libro è un evento grandissimo, era la prima volta che la visitavo, e solo lì mi sono resa conto che è un contenitore enorme che racchiude una moltitudine di eventi culturali nei 5 giorni del programma. Una mescolanza di persone di ogni età che si ferma in visita nei padiglioni, che ascolta i relatori, che affolla gli incontri e gli spazi. Non solo case editrici e libri infatti, in ogni angolo del Lingotto si susseguono conferenze, incontri, interviste ad ogni ora e simultaneamente. Capita così di incontrare cantanti, politici, giornalisti, scrittori noti e sconosciuti.

In programma anche laboratori e mostre. Ecco la tuta spaziale indossata da Claude Nicollier nel suo primo volo spaziale (Collezione Bolaffi).


Sempre affolato lo spazio gestito dalla Rai che ha ospitato diverse dirette.

Sono passata a trovare gli amici della Simplicissimus Book Farm immortalati mentre spiegano il funzionamento degli e-book.

Tra gli stand istituzionali c’era quello della Regione Marche, una delle poche regioni ad essere presente. Lo stand ha ospitato diversi incontri con autori, consiglieri e addetti ai lavori. Si è voluto usare l’evento per fare promozione turistica e allora non solo libri di alcune case editrici marchigiane...

...anche depliant e guide turistiche tra il materiale in esposizione, una rivista in omaggio distribuita ai passanti. Come anticipato, è stato attivato il gioco che metteva in palio 80 week-end per due persone. Nei momenti dedicati al gioco per tentare la fortuna tanta gente si è così affollata davanti allo stand richiamata dalla presentatrice incaricata a gestire il tutto.

Non ci crederete ma ho ascoltato l’assessore Solazzi recitare l’Infinito del Leopardi.

by giovi

mercoledì 13 maggio 2009

Il successo delle Girl Geeks Dinner Marche- video one

Vi avevo promesso un report dalla prima cena delle Girl Geek Dinners Marche. Ecco il primo video montato magistralmente dalla squadra di HeyZoom.

Video 1 - Girl Geek Dinner Marche 8 Maggio '09 - produzione Heyzoom from HeyZoom on Vimeo.

by giovi

domenica 10 maggio 2009

Macerata e le Marche escono dal guscio



Macerata e le Marche escono dal guscio. Dove? Alla Fiera Internazionale del libro di Torino che quest’anno verrà inaugurata al Lingotto giovedì 14 maggio alle ore 10 per chiudere i battenti lunedì 18 maggio alle ore 22. "Io, gli altri, occasioni per uscire dal guscio” sarà il motivo conduttore della Fiera 2009.

Le Marche e le sue province saranno presenti con uno stand del tutto rinnovato come riporta la nota del Consiglio Regionale. Vi ricordate i viaggi-premio abbinati ad un gioco allestito in occasione della Fiera del turismo BIT? Stavolta si replica, anche a Torino alcune coppie potranno aggiudicarsi un viaggio partecipando ad uno spazio-ludico. Ad attendere i visitatori ci sarà un libro gigante realizzato in legno, se le pagine del maxi volume si illumineranno durante la visione, il fortunato lettore vincerà uno degli 80 week-end nelle Marche messi in palio per l’occasione.
Ma oltre agli aspetti ludici cosa sarà possibile vedere nello stand marchigiano? Oltre all’Assemblea legislativa e alla Regione Marche, saranno rappresentati gli assessorati alla cultura e al turismo, le province e un gruppo di comuni. La provincia di Pesaro e Urbino è rappresentata da un’immagine di Raffaello, i paesaggi di Tullio Pericoli testimoniano Ascoli Piceno, la suggestiva Sala del Mappamondo del Palazzo dei Priori ricorda Fermo, le Grotte di Frasassi simboleggiano la provincia di Ancona. E Macerata? dall'immancabile Sferisterio. Presenti anche le Università marchigiane, la Mediateca delle Marche, l’Amat. Non abbiamo ancora parlato degli editori provenienti da tutto il territorio, Saranno circa 30 i presenti al seguito della loro associazione, l’Arem (Associazione Regionale Editori Marchigiani). Annunciato un collegamento multimediale con una finestra sullo stand marchigiano che sarà così accessibile dal sito www.consiglio.marche.it, con un link nel portale della Regione Marche

Tanti gli eventi in programma, tanti gli spazi che mi piacerebbe visitare, tra questi la Simplicissimus Book Farm, spero di riuscire a salire e seguire alcune delle conferenze e presentazioni, e in quel caso ci potrebbe uscire un po' di live blogging. ;)

Fonte. Consiglio Marche.it/

by giovi

martedì 5 maggio 2009

Le Girl Geek Dinner Marchigiane



Le Girl Geek Dinner hanno messo radici nelle Marche. La cena delle ragazze Geek appassionate di web e nuovi media, diventata ormai celebre in tutto il mondo, arriva anche ad Ancona e Venerdì 8 maggio il Neon Concept Club di Ancona ospiterà la prima Girl Geek Dinner Marche. L'obiettivo di queste cene riservate a sole donne è quello di aggregare le ragazze appassionate di high-tech dislocate nel territorio attraverso eventi itineranti in tutta la regione. L'ultima volta le avevo viste ad Urbino dove in collaborazione con la Facoltà di Sociologia ed alcune aziende partner avevano organizzato un primo incontro. Negli ultimi mesi il team delle Girl Geek si è ampliato. La GGD Marche di venerdì prossimo si svilupperà attorno al tema del Social Media Marketing e vedrà la partecipazione di relatrici italiane ed internazionali che, nel corso della cena, illustreranno casi pratici e progetti di ricerca tutt'ora in corso. Tra loro Sara Maternini, Community Manager, tra le prime ad aver esportato il format evento GGD in Italia; Federica Pascucci, docente e ricercatrice di web marketing e social media strategies, attualmente impegnata nel progetto "Reputazione aziendale nel contesto digitale"; Kylene De Angelis, che racconterà del progetto europeo "Taccle" circa l'apprendimento sviluppato su piattaforme digitali; Beatrice Finauro, coordinatrice Marketing per MySpace e in video-collegamento ci sarà Cat Lee, Program manager del Platform Product Marketing Team di Facebook.

Gli uomini sono ammessi solo se invitati da una Girl Geek. La serata sarà realizzata grazie al contributo di Combo, Fastnet spa, HeyZoom, media partner per le riprese video; Verbavoglio, che offrirà a tutti i partecipanti dei gadget; Taccle.eu - Training2000 che distribuirà agli ospiti delle USB sticks.

Appello a tutte le donne appassionate di web e nuovi media, passaparola! e partecipate ai prossimi eventi. Gli incontri sono a numero chiuso. Sono davvero onorata, venerdì sarò alla Girl Geek Dinner, poi vi racconterò.

Da leggere anche: GirlGeekDinnerMarche; GirlGeekDinnerItalia; Gomarche.it; Googlisti.com

by giovi

venerdì 1 maggio 2009

La pizza sperimentale della Giovi



Ieri sera, sono stata colta dalla voglia di provare a fare la pizza con il formaggio. Esperimento premeditato visto che avevo tutti gli ingredienti necessari. Ho riconvertito in versione salata, la ricetta dei Dukatenbuchteln, togliendo lo zucchero e aggiungendo manciate generose di formaggio parmigiano grattugiato e poi pezzi di provolone.

Sarà la fortuna del principiante, ma il risultato è davvero riuscito.

Oggi finalmente c'è un po' di sole, buon primo maggio!

by giovi

giovedì 30 aprile 2009

Il week-end della cuccagna


Che tempo farà nel week-end? Le ultime giornate non sono state affatto clementi. Comunque sperando che riappaia il sole qualche dritta per uscite in cui coniugare enogastronomia, arte e cultura. Nei prossimi giorni nelle Marche o appena fuori regione, da Nord a Sud sono diverse le mete da raggiungere, un vero girone dei golosi.

Iniziamo con Squisito a San Patrignano sulle colline riminesi. Squisito si presenta come "L’Italia del cibo e del vino di qualità. Cuochi, prodotti, ricette, vini". C'è anche il BlogCafè.

A Cagli Distinti salumi, la città d'arte a pochi chilometri da Urbino e Gubbio, apre i suoi antichi palazzi nobiliari, e li trasforma, nelle tre giornate della Rassegna, in sale di degustazione, percorsi didattici, educazioni sensoriali, esperienze tattili, visive tra laboratori del gusto e mercatini anche la mostra "Donne e maiali". Vi incuriosisce?

A Fabriano l'1-2 Maggio si terrà Colti e mangiati, manifestazione che spazia sul gioco delle parole: “colto”, al tempo stesso aggettivo che significa “erudito” o “sapiente”, ma anche participio passato di cogliere. Attenzione quindi della manifestazione alle materie prime e a ciò che viene successivamente trattato o trasformato.

Arriviamo ad Ascoli-Piceno. Nel cuore della città per il quinto anno consecutivo torna la vetrina delle fritture italiane: Fritto misto al'italiana dalle arancine siciliane, al batsoà piemontese, passando per le olive all’ascolana, per il formaggio fritto abruzzese, il baccalà romano, i fiori di zucca toscani; dagli zafarani cruschi calabresi, al fritolin veneziano, fino ai krapfen altoatesini. C'è anche la Fritto card. Il Ticket di ingresso delle lezioni è 20,00 euro, apperò! C'è inclusa la degustazione.

Se andrò da qualche parte? Credo di no, scadenze urgenti per me e il prossimo week-end sarà di lavoro, ma voi se andate, ci raccontate com'è andata?

in progress

by giovi

martedì 28 aprile 2009

Manuela Cerolini, la passione per la calcografia

Dall'album "Pastelli"

Ho avuto occasione di visitare la fiera “Carta Canta” di Civitanova Marche sin dalle prime edizioni e devo dire con piacere che è un'interessante expo in crescita. Un evento ricco di contenuti e necessario non solo per la nostra Regione. Come in altre edizioni era presente l'artista civitanovese Manuela Cerolini. La calcografia è una tecnica di stampa che utilizza lastre metalliche (in genere zinco, rame) incise con uno strumento d'acciaio molto appuntito e poi inchiostrate. Una volta ripulita la lastra, l'inchiostro rimane solo negli incavi praticati, in ultimo pressando la carta contro la lastra con il torchio, esce la calcografia. Il primo a utilizzare questo procedimento fu nel 1450 l'orafo Maso Finaguerra di Firenze. Ciò mi ha molto incuriosito e di conseguenza mi son fatto raccontare qualcosa sul suo percorso artistico e perché no anche qualche notizia biografica.

Manuela terminò gli studi artistici all'Accademia di Macerata nel 1990. Tra i suoi docenti vi sono stati Magdalo Mussio, conosciuto per la “poesia visiva” (corrente artistica per l'incisione consistente nel tradurre in campo pittorico il linguaggio scritto) e Luigi Carboni per la pittura. Lo zio Odoardo Petritoli, calzolaio, grande appassionato d'arte e di artigianato, alla laurea le regalò un costoso torchio calcografico. Questo fu lo spunto che fece sviluppare in Manuela la passione per la calcografia, consentendole di lavorare autonomamente.

A Jesi, per quattro anni, con lo studio Pappagallo ha eseguito importanti lavori di restauro pittorico di dipinti e affreschi presso la locale pinacoteca. Lavori che le hanno dato molto a livello di cromaticità e ricerca del colore. Ha restaurato anche la cripta della chiesa di Santa Maria a Pie' di Chienti (sec. XI) a Montecosaro. Queste esperienze l'hanno formata e le sono utili anche nella calcografia. Manuela partecipò a dei concorsi ed entrò nel mondo della scuola: dopo dieci anni di materna passò di ruolo alla secondaria di I grado come insegnante di educazione artistica. Da quattro anni ha ripreso l'attività che ama di più: la calcografia. E' una tecnica poco conosciuta e apprezzata; Manuela evidenzia: “Mentre ci si può improvvisare pittore, per diventare calcografo bisogna seguire dei corsi”. Si pensa anche che il prodotto finale sia di minor valore, forse per le copie che se ne possono estrarre. Tutti i grandi pittori sono stati anche esperti incisori. Manuela spiega, con la tipica pazienza dell'insegnante, che ama la lastra e il suo processo di formazione, definendolo uno sviluppo casuale, misterioso, alchemico. Nella calcografia si mette in mostra la stampa-prodotto finale non la lastra-matrice. Manuela ritiene, invece, che il successivo processo della stampa sia secondario. La nostra artista ama la lastra e mette in mostra la sua matricità, la fa lucidare e verniciare; sperimenta delle geometrie espressioniste emozionali. Dopo la scuola Manuela passa le giornate con le lastre, tra la vasca con l'acido e gli impegni di casa. A volte i ritardi sui tempi della morsura creano effetti insoliti e gradevoli; come sempre in campo artistico, la casualità ci regala effetti imprevedibili, piacevoli. Da una stampa Manuela crea dei pezzi unici, originali: scolla, strappa, colora e incolla su tela. Sperimenta nuove creatività, ciò dimostra che ogni regola, in modo particolare nell'arte, ammette le sue eccezioni. Con la serie “Galloria” (40 x 50 - 50 x 60) voleva fare una “chiassata” di colori. In questa collezione, eseguita con la tecnica del pastello a olio e acrilico su carta con l'uso del graffito in alcune parti dell'opera, sono evidenti e ammirevoli quelli lei definisce i “vortici emozionali”, cioè dei segni liberi. Soggiungo che sono segni fuggiti dal suo io artistico, più sicuri di una firma digitale. È molto legata alle sue prime incisioni quelle dell'Accademia, le più spontanee e genuine. Le opere che ama di più e dalle quali ha ricevuto le migliori gratificazioni e consensi sono quelle calcografiche. A esse ha rimesso mano dopo un anno di esercizi pittorici per riprendere il tratto libero originario. Dal 1989, ha partecipato a varie mostre nelle Marche ed anche a Cracovia in Polonia. Nel 2008 ha ricevuto un premio con menzione speciale al concorso “I colori dell'ICA” di Civitanova Marche con una serie di acqueforti-acquetinte. Manuela ha anche progettato l'aiuola lunga 28 metri e larga 5, alla 36° edizione di “Cervia città giardino” del 24 maggio 2008 sul tema dei 500 anni della nascita di Annibal Caro. Il giardino è poi stato messo a dimora dal personale del Comune di Civitanova Marche. L'aiuola riproduceva il tipico paesaggio maceratese dai Sibillini al mare con il fiume Chienti e una frase del traduttore dell'Eneide. Tra i suoi progetti c'è quello di aprire un laboratorio calcografico con il Comune di Civitanova e la locale pinacoteca.
Eno Santecchia

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by giovi

sabato 25 aprile 2009

Il cuoco nudo nelle Marche. Ma anche no.



Notizie che non lo erano, o meglio lo erano a metà. Annunciato l’arrivo di due grandi chef Gennaro Contaldo, maestro di Jamie Oliver e lo stesso chef noto in tutto il mondo. "Jamie Oliver, il ‘Vissani inglese’, sarà a Porto San Giorgio, nell’agriturismo Marche Life", "Due grandi maestri della cucina ospiti a Macerata" scriveva il quotidiano locale. Jamie Oliver è una vera star nel suo paese. E’ conosciuto anche come autore e protagonista della trasmissione TV "Il cuoco nudo" dove parla della sua cucina semplice con grandi doti da intrattenitore. Cucina rigorosamente solo con le mani: per questo si autodefinisce un "cuoco nudo", cioè senza accessori, strumenti, eccetera. Un altro particolare di Jamie è il suo grande amore per l'Italia: ha pubblicato un libro "Il mio giro d'Italia", Tea Edizioni e con il suo maestro Contaldo ha progettato la catena di ristoranti Jamie’s Italian.
Per la verità, lo chef inglese non faceva parte del gruppo che ha visitato le Marche nei giorni scorsi. Il team in visita nelle Marche fino a venerdì era composto infatti da Gennaro Contaldo, dal manager di Jamie Italian e altri imprenditori. Nella giornata di venerdì, il finale del tour marchigiano all’enoteca comunale "Antichi Forni" a Macerata con degustazioni di vini e prodotti tipici regionali. Comunque è stato un momento in cui alcune aziende marchigiane hanno avuto l’opportunità di incontrare imprenditori stranieri e stabilire nuovi rapporti commerciali. Una iniziativa in tal senso potrebbe essere avviata in tempi molto brevi. Gennaro Contaldo ha infatti in progetto di realizzare un programma televisivo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tutta l’iniziativa nel suo complesso ha avuto il patrocinio del Comune di Macerata e rientrava nel progetto di promozione del prodotto made in Marche della società My Marca.

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by giovi

domenica 19 aprile 2009

In viaggio nell’alta Valle del Chienti



Qualche giorno fa ho assistito ad una interesante conferenza organizzata dall’Archeoclub di Jesi. per l'occasione era stata invitata la Dott.Marta Castellucci che ha esposte alcunni dati riportati nella sua tesi di laurea in Archeologia, con specializzazione in topografia antica. Il suo intento era quello di studiare il sistema di viabilità nell’alta Valle del Chienti, in epoca romana. Per seguirla nel suo percorso di studio e di ricognizione storica bisogna spostarci idealmente in quel territorio compreso tra Camerino e Caldarola e, più precisamente, a sette chilometri circa da Caldarola dove, seguendo il corso del fiume Chienti, incontriamo la remota località di Bistocco a 316 m. sul livello del mare di cui ci testimonia appunto quella carta topografica del 1742. Bistocco è una piccola frazione nel cui territorio sono conservati i ruderi di due suggestive torri di avvistamento: la torre di Bistocco a pianta circolare e, poco distante, la torre di Valcimarra entrambe datate, presumibilmente, al XIII secolo.

Torre di Valcimarra

Ma è proprio nella sperduta frazione di Bistocco che affiora la testimonianza concreta della presenza di un antichissimo ponte, via privilegiata di collegamento tra la zona interna dell’alta Valle del Chienti e la zona costiera. Di quel ponte originario, rimaneggiato poi in epoca medievale e moderna, non è rimasto che una porzione ridotta ed estremamente esigua, un reperto di significato storico che può essere fatto risalire molto probabilmente all’epoca romana, quando la valle del Chienti rappresentava uno snodo importante nel sistema viario regionale. Su quella spalla del ponte originario, che impervia ha resistito nei secoli fino a noi, si è tentato poi di ricostruire, nelle epoche successive, la restante struttura tramite lo studio approfondito e meticoloso delle carte topografiche. Blocchi di pietre calcaree, tenute insieme utilizzando malta, composta prevalentemente da pietrisco, il tutto appoggiato sulla roccia, era questa la struttura portante su cui si ergeva il ponte di Bistocco così come quella di tanti altri ponti della zona: il ponte di Pievetorina e il ponte Marmone a Pioraco. Mezzo di comunicazione privilegiato, in epoca romana e medievale, tra il valico di Colfiorito e il mare, il ponte di Bistocco ha poi cessato la sua funzione di collegamento viario nel 1700.

Carla Giaccaglini

by giovi

sabato 18 aprile 2009

Il profumo della città di Ancona



Oggi vi parlo di Ancona, la mia città e vi invito ad uno spettacolo che si terrà mercoledì 29 aprile alle ore 17.30 presso l’aula magna "Guido Bossi" al polo didattico universitario di Monte D’ago. Verrà presentato un arrangiamento teatrale ispirato al nuovo volume sulla città di Ancona: “Il profumo della città - Guida sentimentale di Ancona: i colori, la gente, il carattere, l’urbanistica“ curato da F.Bronzini, M.A. Bedini, S.Sampaolesi (Lavoro Editoriale). Due degli autori sono docenti della Facoltà di Ingegneria dell'Università Politecnica delle Marche.
Dopo la presentazione alle Muse, verrà riproposta la rappresentazione teatrale in cui si svolge un colloquio tra la Viaggiatrice Innocente e il Professore. I due si confrontano sull’idea di bellezza di una città, mentre entrano dentro la memoria, i colori, e l’umanità di Ancona. Nel loro vagabondare incontrano il Pescatore (l’anima di Ancona), con una Sirena negli occhi (il mito, la speranza, il fascino). La recitazione sarà accompagnata dalla musica, da immagini della città e dalla voce di Luca Violini che leggerà poesie e racconti di scrittori e viaggiatori del Grand Tour.

by giovi

giovedì 9 aprile 2009

Viaggi da Fermo. Il lago di Pilato



Qualche settimana fa sono stata alla presentazione del libro "Viaggi da Fermo" di Angelo Ferracuti. Da quando svolgo attività didattica a Fermo, ho imparato a conoscere meglio questa città, settimana dopo settimana, ad amare la piazza che accoglie chi come me arriva in pulman, i monumenti che vi si affacciano, i suoi vicoli, i piccoli negozi.

L'autore definisce il suo libro, un "Sillabario piceno", fatto di frammenti che raccontano itinierari, luoghi e personaggi del piceno, si percorre la costa adriatica, si viaggia in treno, si esplorano le case e le vite di artisti, scrittori, si arriva fin sui Sibillini, su quel lago che ancora non ho visitato: il lago di Pilato.

"C'è un luogo imperscrutabile che fa parte della mia infanzia fatta di gite parrocchiali francescane e tende canadesi una vicina all'altra, a volte gocciolanti di pioggia,di ragazzi vocianti e frati scalzi allegri e odore di bosco. Ci sono andato diverse volte lassu', scarpinando e sentendomi vivo e palpitante mentre camminavo nel ventre della montagna, quando le rocce ti stringono corpo e cuore accogliendoti nel loro materico apparire. Al lago di Pilato il miracolo è ancora arrivarci da un sepentaio di ghiaia, attraversando il midollo vivo della montagna,e accorgersi della sua presenza che meravigia e lambisce gli occhi all'improvviso, proprio quando meno te l'aspetteresti dopo un percorso impervio, limpido di cielo nel suo quiete vivere se sei fortunato.

Il chirocefalo che vive nel Lago di Pilato.

Dentro le acque limpide e un pò demoniache dell'unico lago naturale delle Marche proprio sul versante magico dei monti Sibillini vive un animaletto simpatico, il chirocefalo, crostaceo dal colore rosso corallo,capace di nuotare sul dorso. E' un momento di pace arrivarci, una consolazione dello spirito sapere che lui ancora può riprodursi lassu' per una strana magia che la natura rinnova nelle sue stagioni.



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by giovi

lunedì 6 aprile 2009

Silenzio



Solo un pensiero per le vittime, un abbraccio ai loro familiari, a tutti gli abruzzesi colpiti cosi duramente.

Immagine: Corriere.it

by giovi

giovedì 2 aprile 2009

Cronache medioevali. Il Castello di Montefiore



A pochi metri dall’ingresso al comune di Montefano, c’è una piccola strada sulla sinistra. Se non fate attenzione, rischiate di non vederla. Se la imboccate, vi trovate a Montefiore. Curioso, siete a pochi passi da Montefano, ma la frazione fa parte del comune di Recanati. Il castello che sorge nei pressi del bivio domenica scorsa era assediato da auto in sosta e da tanta gente in occasione della domenica del FAI. Ad accogliere i numerosi visitatori, tra cui la sottoscritta un gruppo di studenti delle superiori arruolati come guide. Pensavo di trovare ambienti e stanze da visitare, invece la visita è stata brevissima perché del castello sono rimaste le mura, le scale di accesso e la torre di difesa oltre a quella che ci è stata descritta come la probabile casa del capitano.
Il castello ha manifestato negli ultimi anni diverse lesioni che sono state oggetto di alcuni interventi. Gli abitanti della frazione, lo chiamano il "castello del cappero", per la pianta che attecchisce rigogliosa lungo le sue mura.
Ora immaginate come potevano essere questi luoghi centinaia di anni fa, quando Recanati, Montefano e Osimo erano in rapporti non troppo felici e le campagne erano percorse da guelfi, ghibellini e da condottieri schierati dalla parte del Papa o suoi nemici.
Recanati ha avuto importanti momenti di storia nel Medioevo e nei secoli successivi testimoniati non solo dalla famosa Torre del Borgo, del sec. XII, dalle mura quattrocentesche, anche dal Castello di Montefiore, eretto nel 1200.
Montefano nel Basso medioevo fu a lungo sotto il dominio di Osimo, e in sua difesa furono chiamati vari condottieri tra cui Galeotto Malatesta. Sottomessi alla città di Osimo, gli abitanti di Montefano erano soggetti a balzelli e tributi. Osimo lo presiedeva militarmente ed aveva anche provveduto a fortificarlo con opere murarie. È per questo che il paese fu costretto a seguire e a partecipare a tutti i fatti d’armi e alle vicende storiche cui Osimo lo trascinò.
Queste vicende costrinsero Recanati a difendere i propri territori e si costruì appunto il Castello di Montefiore appena al limite dell’ingresso del paese di Montefano. Il Castello fu inizialmente eretto come fortezza a pianta poligonale con quattro corpi in muratura, sovrastato da una torre quadrilatera con merlature.
Nel 1444 Francesco Sforza saccheggiò Montefano, e Osimo ne perse il dominio. Lo Sforza dopo essere stato respinto dalla Marca che aveva dominato per anni riorganizzandosi ne riprese possesso: occupò Jesi ed Appignano si stabilì nei pressi del Potenza. Il saccheggio particolarmente duro subito da MonteFano convinse gli abitanti di Castelfidardo a ribellarsi al Papa e ad arrendersi per non subire lo stesso trattamento.
Nel 1445 a gennaio le truppe della chiesa tentarono invano di riconquistare MonteFano difeso dalle truppe sforzesche guidate dal Ciarpellone.
Recanati rinforzò il castello di Montefiore, finché Niccolò Piccinino, condottiero di origini umbre che a lungo lottò contro le forze papali, lo assalì e lo liberò.
Nel 1486 Boccolino da Gozzone si impadronì di Osimo ed il Legato Pontificio promise MonteFano a Recanati in cambio dell’appoggio nella liberazione di Osimo. E l'anno successivo Montefano passa brevemente formalmente sotto il controllo di Recanati.
Se queste righe vi hanno stuzzicato la curiosità sulle storie e imprese dei vari condottieri e capitani di ventura citati, vi segnalo il sito Condottieridiventura.it. Solo per stomaci forti, perchè ho scoperto che dopo aver passato la vita al servizio di signori e potenti, spesso questi condottieri morivano in circostanze tragiche, vittime di intrighi, congiure o sotto tortura.

by giovi

sabato 28 marzo 2009

Hai spento la luce?



L’idea è bella, pensare per un ora di essere tutti uniti per una giusta causa..Un'ora per la Terra. Il 28 marzo tutto il mondo spegne la luce per sessanta minuti - dalle 20.30 alle 21.30, iniziativa per richiamare l'attenzione sugli effetti dannosi del riscaldamento globale. Earth Hour, l'iniziativa del Wwf contro i cambiamenti climatici che attraverserà il mondo in 25 diverse fasce orarie, dalle coste del Pacifico a quelle dell'Atlantico: si è cominciato alle 7.45, ora italiana, con le Chatham Islands, un piccolo arcipelago al largo delle coste neozelandesi, poi Sydney, Pechino, Tokyo, Bangkok, Nuova Delhi, Mumbai, passando per Roma, Parigi, Atene, Madrid, Budapest, Copenaghen e finire a ovest con Rio de Janeiro, New York, San Francisco. L'ultima a spegnere la luce, sarà Las Vegas. In Italia tra i monumenti che saranno oscurati ci sono la Reggia di Caserta, l’Arena di Verona, la Valle dei Templi ad Agrigento, il Castello Sforzesco di Milano, le due Torri di Bologna, e decine di altri luoghi che hanno aderito all’iniziativa.

Nelle Marche ecco i luoghi in cui si spegneranno le luci:
Ad Ancona – Palazzo Raffaello, Sede della Regione. A Macerata sarà lo Sferisterio, a Castelfidardo il Parco del Monumento, a S. Severino Marche il Palazzo del Municipio A Belforte del Chienti saranno buie per 60 minuti sia Piazza Umberto I che la chiesa di S. Eustachio. A San Ginesio – Piazza Alberico.

A Roma l'appuntamento è al Colosseo: a far calare il buio sarà addirittura Francesco Totti alle 20.30. A fianco di Earth Hour, anche la moda con Giorgio Armani e stasera a tavola con cene a lume di candela.

Comunque non solo stasera, ricordatevi che sono tanti i gesti quotidiani che possono contribuire a rendere più vivibile l'ambiente e preservare ciò che ci circonda.

Cosa penso di questa iniziativa? Il mondo spegne la luce- scrive l'Ansa. Se solo 2.848 città in 83 paesi hanno aderito e ricordiamolo, si tratta di una sola ora, vuol dire che la sensibilità ambientale è davvero bassa.

by giovi

lunedì 23 marzo 2009

Primavera con il FAI



Sabato 28 e domenica 29 marzo 2009, tornerà la consueta iniziativa del FAI, Fondo per l'ambiente italiano. Quest'anno sarà la XVII Giornata FAI di Primavera. Una occasione per scoprire 580 Beni, la maggior parte dei quali normalmente chiusi al pubblico, in 210 città. Tra le mete in provincia di Macerata, vi sono Appignano, Fiastra con un’escursione nelle Lame Rosse, Montecassiano (MC) con la possibilità di visitare il Palazzo Buscalferri, Montefano. A Recanati sarà aperto per visite il Castello di Montefiore. Ecco l'elenco dei luoghi che saranno aperti nelle Marche.
Qui un pdf.

Se andate fate delle foto!

by giovi

martedì 17 marzo 2009

Il risveglio dei maceratesi



A Perugia tra due giorni inizierà Breakfest: Il risveglio degli italiani, un evento interamente dedicato alla colazione. Sponsor principale sarà il Mulino Bianco che sarà protagonista di tanti appuntamenti e iniziative, tra le quali la presentazione di un reportage fotografico, realizzato in giro per l’Italia, dedicato al risveglio degli italiani. Successivamente, a partire da maggio, partirà un tour che porterà Mulino Bianco a dare il risveglio con la colazione all’italiana in più di 100 piazze delle medie e piccole città del Paese.
Ma cosa mangiano gli italiani a colazione? E quanto tempo dedicano a quello che è considerato uno dei pasti principali della giornata? Secondo i dati Istat sarebbero il 79,2% gli italiani dediti a consumare una colazione adeguata in termini nutrizionali. Sapete tutti vero di cosa stiamo parlando? E la metà di loro dedica al primo pasto della giornata meno di dieci minuti, per mancanza di tempo o di appetito. Nei mesi scorsi una ricerca sulla prima colazione in Italia, commissionata da Kellog’s e realizzata da GFK Eurisko, ha evidenziato che l’83% degli italiani fa la prima colazione, il 46% fa una colazione veloce, la colazione fast. Il 54% fa una colazione slow, cioè una colazione con tranquillità seduto a tavola. E voi? Tè o caffè? Latte o yogurt? Ciambella fatta in casa o fette biscottate? Nella Colazione fast è il caffè protagonista, nella colazione slow è il caffellatte o il tè.

Voi di che colazione siete breakfast fast o breakfast slow? Domani mattina armatevi di macchina digitale o telefonino e sia a casa o al bar, documentate la colazione, l'atmosfera, i luoghi e il risveglio della città in cui vivete. Scattate e inviate a giovannagiovi2000@yahoo.it. I primi dieci scatti riceveranno un dolce omaggio che verrà svelato presto. Comincio io, la mia situazione mattutina. Appena alzata, considero il caffè indispensabile, non connetto se non lo prendo.

by giovi

venerdì 13 marzo 2009

Che ne dici di un calcione?

March 13, 2009, 8:08 pm



Quando vado in centro in Ancona, faccio sempre una sosta presso la "Bontà delle Marche", per me il più bel negozio di enogastronomia della città. Ci potete anche mangiare all'ora di pranzo se siete in zona. Di certo Mariana e Paula si ricorderanno di quando le ho portate a pranzo il primo giorno in cui si sono trovate sul suolo marchigiano, le avevo portate lì a mangiare qualcosa dopo il lungo viaggio.

Oggi pomeriggio ho fatto la foto della vetrina, come sempre ricchissima di cose buone. Stavolta c'erano dolci pasquali in mostra.
Li avete riconosciuti? di certo avrete notato i "calcioni". Sono un prodotto dal sapore dolce e leggermente piccante. L'area di produzione è la provincia di Macerata, particolarmente nel territorio del Comune di Treia.
Il calcione di Treia è stato dichiarato dal Ministero "prodotto agroalimentare tradizionale". E' preparato con un disco di pasta sfoglia spesso un centimetro e del diametro di circa dieci centimetri, al centro del quale si colloca un impasto formato da farina di grano, uova, formaggio pecorino, zucchero e olio. Si cuociono al forno e si servono come dessert o come spuntino, accompagnato da un vino bianco secco o dalla vernaccia.

Vi ho fatto venire fame?

by giovi

mercoledì 11 marzo 2009

Festival Internazionale del Giornalismo




sabato 7 marzo 2009

8 marzo 2009. La donna nell'arte

Per il terzo anno consecutivo, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali celebra la Festa della Donna con l’evento La donna nell’arte. Domani 8 marzo, per incentivare la conoscenza delle espressioni artistiche riferite a temi femminili, musei aperti e ingresso gratuito per tutte le donne nei luoghi d’arte statali. Nelle Marche, nell’Auditorium di Santa Caterina a Camerino (Mc), è in programma la mostra “Ricordare Conoscere: forme di segregazione e internamento femminile in provincia di Macerata (1940-1944)”. In Ancona invece presso il Museo Omero si svolgerà: Un Pinzimonio...di scienza ed arte.

Altre iniziative le potete trovare nel sito del Ministero dei Beni Culturali.

by giovi

venerdì 6 marzo 2009

OsservaSalute: Come stanno i marchigiani?

Anche nel 2008 Osservasalute con il suo team di esperti ha studiato lo stato di salute della popolazione italiana e la qualità dei servizi erogati dai Sistemi Regionali Sanitari. In linea generale lo stato di salute degli italiani è complessivamente buono, ma permane, e in qualche caso aumenta, la differenza tra macro aree geografiche, tra singole regioni e tra maschi e femmine. Presi in considerazione numerosi indicatori per raccogliere dati sulle malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, malattie infettive, salute materno-infantile, salute degli immigrati, assetto economico-finanziario, disabilità. Il Rapporto descrive quindi e confronta la situazione demografica, lo stato di salute e l’organizzazione dell’assistenza sanitaria delle popolazioni nelle 19 regioni e nelle 2 Province Autonome di Trento e Bolzano in cui è suddiviso, secondo criteri amministrativi, il territorio italiano.

Avrei voluto leggere il rapporto completo, occorre acquistarlo. Per ora ho letto solamente i vari comunicati stampa. Cosa è stato dimostrato in sintesi? Che in Italia -e le Marche si allineano con questo risultato- la percentuale di persone in sovrappeso è cresciuta, lo stesso andamento ha seguito l’obesità. La prevalenza di sovrappeso e obesità aumenta con l’ età, ed è soprattutto maschile. La percentuale di uomini in sovrappeso è infatti quasi doppia di quella del sesso femminile.

In calo il numero di sportivi. Rispetto agli anni precedenti, il rapporto ci informa che le abitudini alimentari sono cambiate e in modo non del tutto salutare. Una tendenza che seguono tutte le regioni. Gli esperti dicono che sono peggiorate le abitudini alimentari soprattutto dei più piccoli: nella fascia d’età tra i 3 e i 5 anni è aumentata la presenza di grassi e salumi nella dieta. Tra le abitudini alimentari da rivedere, si rileva anche un basso il consumo di frutta e verdura. Nonostante si conosca il ruolo protettivo esercitato da questi alimenti, solo il 5,3% delle persone mangiano almeno 5 porzioni al giorno di ortaggi, verdura e frutta come nel Rapporto 2007. Crescente risulta il consumo di dolci e quello di snack salati (dal 54,6% di consumatori nel 2003 al 57%). Per quanto riguarda i consumi di bevande si osserva la diffusione del consumo di alcolici fuori pasto, e fortemente crescente quello di aperitivi alcolici. I fumatori sono in aumento a quota 12 milioni.

Tra i dati raccolti anche l’età media dei cittadini. Si confermano le tendenze degli anni passati, come il livellamento dell’aspettativa di vita di uomini (78,4 anni al 2007) e donne (83,8 anni al 2007), sempre più simile tra loro e l’invecchiamento generale della popolazione. Resta anche quest’anno il primato delle Marche con gli abitanti che vivono più a lungo (79,3 anni per gli uomini, 84,9 per le donne). Che Le Marche fossero la regione con la maggiore longevità lo sapevamo da tempo. E il report ci conferma il dato anche per il 2008. La provincia di Macerata detiene da anni il record con numerosi cittadini oltre la soglia dei 100 anni di età.

La città che conta più centenari? E' proprio Macerata. E qui trovate i vari nomi di questi maceratesi da record distribuiti nei vari comuni. Tra le più anziane centenarie che hanno festeggiato il compleanno recentemente c'è la signora Santa Gennari, di Comunanza (AP), ha compiuto 110 anni. Buon compleanno Santa!

- Relazione 2007; Relazione 2006

by giovi

domenica 1 marzo 2009

E' dolce la vita?

In questi giorni sto preparando delle diapositive per un convegno nel corso del quale si parlerà di diabete, alimentazione e stili di vita. L’evento, organizzato in occasione della presentazione del libro "La dolce vita", è programmato per sabato prossimo 7 marzo 2009 a Pesaro. Il libro contiene sessanta ricette scritte da 20 chef, belle foto e indicazioni di lavoro. Nelle Marche si stima che siano 70 mila le persone affette dal diabete. Nei 14 Centri antidiabetici regionali sono circa 40 mila i pazienti seguiti. Ogni anno, si registra un incremento dell’11% nel numero dei soggetti colpiti dalla patologia. Attualmente nell’archivio informatizzato della unità operativa Asur 9 di Macerata, sono registrati 4.781 pazienti, di questi, 1.369 sono in terapia insulinica.. Ad essi vanno aggiunti i dati della Asur 10 di Camerino con 2.500 pazienti registrati. Nella Asur 8 di Civitanova sono registrati 2.600 pazienti iscritti e circa il 30 per cento in terapia insulinica.

Il libro si rivolge ai pazienti diabetici e a chi vuole prevenirlo contrastando obesità, sovrappeso e squilibri metabolici. Pertanto, le ricette sono precedute da raccomandazioni stilate da Amd (associazione medici diabetologi), Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) e Fand (Associazione italiana diabetici) sulla terapia nutrizionale del diabete. Ogni regione italiana è rappresentata da uno chef. Qualche esempio tra le ricette? Crema di mele con ragù d’uva e noci, zuppa di cipolle gratinata, pasta e fagioli, orecchiette di grano arso agli ortaggi di stagione e cacio ricotta. Le Marche sono rappresentate da Mauro Uliassi che propone "Triglie con couscous, acqua di pomodoro, erba cedrina e anguria". In alternativa: "Calamaretti pennini alla cacciatora" e "Erbe selvatiche, germogli e capesante arrostite. I piatti non sono sempre facili da eseguire, non solo per il tempo necessario e il livello di difficoltà, anche gli ingredienti non sono facilmente rintracciabili. Per esempio, avete in frigo i cuori di lollo? O i naseddu? Il galletto di valdarno? Insomma ricette non per tutti i giorni. La prima edizione è stata stampata in 20 mila copie e distribuita nei centri di diabetologia e ai pazienti delle 100 sedi Fand sul territorio nazionale. Se vi interessa, il libro può inoltre essere richiesto gratuitamente telefonando al numero verde Fand (800.82.00.82) o scrivendo all'indirizzo ladolcevita@lapostainrete.it.

Fonti: progettodiabete.org

by giovi

mercoledì 25 febbraio 2009

Sport drinks tra i banchi di scuola

All’Università di Camerino presso la Facoltà di Farmacia, c'è il Corso di Scienze e Tecnologie del Fitness e dei prodotti della Salute, l’ho scoperto ieri. Nel piano di studi materie riguardanti la biochimica e la fisiologia umana, si trattano anche gli integratori e loro ruolo. Tra i docenti a contratto c’è il Dott. Nicola Sponsiello, uno dei rappresentanti del Gatorade Sports Science Institute, il laboratorio della Gatorade che studia l'idratazione e l'alimentazione sportiva. Gatorade è un prodotto che non è più solo usato da chi fa attività fisica e ha bisogno di reintegrare i sali minerali perduti con l’attività fisica. Troviamo le confezioni ovunque, al bar, nei distributori automatici e al supermercato. Acqua, sali, coloranti e aromi.

Nel web surfing alla ricerca di progetti di educazione alimentare rivolti ai giovani mi sono imbattuta proprio nella iniziativa della Gatorade che ha prodotto un kit didattico per i ragazzi e una guida per le insegnanti su “Il bello dello sport – bere, mangiar sano e stare in forma” con giochi, vignette e quiz. Alla stesura dell’opuscolo edito da Giunti Editore, e in cui si spiega l’importanza dell’attività fisica in età giovanile e il valore di una corretta alimentazione e idratazione legate allo sport, ha partecipato il prof. Sponsiello. Trovate qui alcune pagine.

Non è la prima volta che vedo un multinazionale stampare opuscoli didattici ed entrare nelle scuole per stabilire un contatto con giovani e famiglie. Una strategia assai frequente per far conoscere i propri prodotti. D’altra parte dietro Gatorade c’è un nome che non ha bisogno di presentazioni: PepsiCo. Di solito non manca anche un testimonial, magari un personaggio sportivo, di solito un calciatore. Sport, calcio e business vanno così d'accordo. E anche stavolta è proprio così, la Gatorade per la campagna divulgativa ha scelto Cannavaro.

Quale prodotto nuovo della Gatorade è rivolto ai più giovani? Cosa è stato presentato di recente? Eccolo! Proprio un integratore per i bambini. Si chiama Gatorade Young Stars: sodio, potassio, magnesio, cloruro e carboidrati con aggiunta di calcio.

Gatorade version: lo chiedono le mamme e noi lo abbiamo messo a punto. Gatorade Young Stars è definito -leggo nelle pagine web dell’azienda- il primo sport drink pensato e sviluppato per i ragazzi dagli 8 ai 12 anni: la fascia di età più attiva della popolazione, ma che sempre più spesso va incontro a problemi di sovrappeso dovuti ad un’alimentazione poco equilibrata e alla mancanza di attività fisica.

Giovi version: Mi sa che avevo proprio ragione, la Gatorade aveva un nuovo prodotto e doveva farlo conoscere. La scuola è l'ambiente più usato perchè permette di avvicinare famiglie e bambini. Serve un testimonial di successo. Insomma la mia idea sulla reale utilità di certi prodotti non è cambiata. Servono certi integratori? Sono indispensabili come vogliono farci credere? Passo la parola a Michelangelo Giampietro, un esperto del settore.

by giovi

venerdì 20 febbraio 2009

Alla BIT 2009

Vi presento lo stand della regione Marche alla BIT in corso a Milano.
E' venuta a farci visita la Michela Brambilla... Live blogging nelle prossime ore.

-Il Sottosegretario al Turismo, Michela Brambilla attraversa il tunnel che domani permetterà a 250 coppie di aggiudicarsi una vacanza nelle Marche. Con lei Vittoriano Solazzi.



-Al termine della cerimonia di inaugurazione della 29a BIT, La Brambilla intenta in uno spuntino a base di prodotti marchigiani nello stand della Regione Marche.

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- Ieri sera hanno proiettato il video "Infinite Marche", spero di trovarne una versione da inserire qui.

-Anche alla BIT 2009, in azione "Quei gran figli di...Cuochi di marca", la nuova generazione di ristoratori marchigiani.
Fonte

by giovi

giovedì 19 febbraio 2009

Do you BIT? Brand Marche, bandiere e tipicità maceratesi in mostra



L'edizione 2007 della Borsa Internazionale del turismo ce la ricorderemo come l'edizione in cui Rutelli presentò il sito Italia.it. Poi sappiamo com'è andata. E si ricomincia, l'edizione 2009 partirà oggi 19 febbraio a Rho (Mi). Vetrina per addetti ai lavori, convegni,incontri e occasioni per parlare di viaggi 2.0. Le Marche saranno presenti con uno stand ampio trecento metri quadrati, sarà a forma di tre "scatole -regalo" impacchettate da una carta raffigurante le più belle e suggestive immagini delle Marche del mare, delle colline e della montagna, dei teatri e dei borghi. Il brand Marche si presenterà così agli addetti ai lavori nei padiglioni del quartiere fieristico Rho La sorpresa? La possibilità di vincere una vacanza nella nostra regione e saranno 250 coppie che potranno soggiornare gratuitamente in diverse località. Testimonial dell'iniziativa saranno i ''turisti per caso": Syusy Blady e Patrizio Roversi. Tutti i visitatori della Bit il 21 febbraio potranno partecipare infatti al concorso: ''Vieni e vinci una vacanza da sogno nelle Marche''. Se alla fine di un percorso stabilito, si accenderanno delle spie luminose, il visitatore avrà diritto alla vacanza.

La promozione del territorio maceratese sarà ospitata nello stand marchigiano. Spazio quindi allo Sferisterio che presenterà la stagione lirica 2009.
Ovviamente non mancheranno i prodotti tipici presentati ai giornalisti del settore. Domenica 22 febbraio alle ore 11.00 l’Associazione “Tipico Maceratese”, di cui non ho trovato nessuna notizia in rete, presenterà i “Weekend golosi”.

Alla Bit 2009, anche le tipicità dei 16 comuni marchigiani che hanno ricevuto la Bandiera Arancione. Quali sono? Un aiutino?

Fonti: Marche.travelnostop.com; Unonotizie.it

by giovi

martedì 17 febbraio 2009

I maceratesi ai tempi di Facebook


Battaglia dei cuscini a Macerata, evento nato su FacebooK-18 dicembre 2008

Ci vediamo su Facebook!
Mi ha salutato così recentemente un politico marchigiano, e infatti siamo amici su Facebook. Amicizia? Un contatto, quello sì.

E’ andata che un giorno ho accettato l’invito a iscrivermi, curiosità innanzitutto, poi giorno dopo giorno, conoscendolo meglio, mi sono resa conto che per me era dispersivo. E così non frequento regolarmente il social network, ne riconosco alcuni vantaggi ma ho deciso di fare un uso molto sobrio del mio account. Nato per aiutare a mantenere e condividere i contatti con le persone della tua vita, come scritto in home page, non è più solo quello. Ed è un successo, vi si iscrivono decine di migliaia di persone ogni giorno.
Serio e faceto convivono allegramente su Facebook, basta vedere i gruppi che nascono, dai frivoli ai banali, gli impegnati, quelli demenziali. Alcuni gruppi hanno suscitato reazioni politiche, si è parlato anche della possibilità di censura. Oltre ai gruppi ci sono le aggregazioni di fan di qualsiasi cosa: e anche qui serietà e impegno si intrecciano. Si creano e si alimentano anche tante “cause” che è diventato impossibile distinguere quelle serie da quelle goliardiche.

Da cosa deriva il successo di Facebook? Anche chi non competenze informatiche può inserire foto, video, contenuti. Certo si può farlo anche su un blog, ma su Facebook puoi commentare i fatti degli altri e gli altri possono commentare il materiale che decidi di inserire... Cosa fanno in questo momento i tuoi amici? Si può creare un album di foto, aumentare la cerchia di amicizie.

Anche i marchigiani hanno scoperto Facebook… Diamo uno sguardo ai gruppi maceratesi?
Io sono di Macerata conta 451 iscritti.
All’interrogativo Quanti siete della provincia di Macerata? 851 iscritti hanno già risposto. Chi sarà quel burlone che ha fondato il gruppo I maceratesi devono ancora imparare a parlare italiano!!! Lo sport è rappresentato da Forza Rata. E Forza ABM!!!!! 2 sono gli E.M.U. (Economisti Maceratesi Uniti). C’è anche il gruppo di Cronache Maceratesi.
Alcuni gruppi sono pro o contro personaggi politici 68 dicono No Silenzi alla provincia.
83 seguono il gruppo Nessun sindaco sceriffo a Macerata. Non mancano i gruppi con riferimenti enogastronomici.

Ma il motivo per cui ho iniziato questo post, era diverso. Come altri che hanno un account, ho notato che Facebook ha recentemente variato leggermente i suoi Terms of service (TOS). A fronte del divertimento di usare la sua piattaforma, organizzare eventi e incontri, Facebook d'ora in poi si appropria dei contenuti degli utenti. E ne può fare ciò che vuole. Per sempre. Anche quando le persone volessero rimuoverli. La voce è rimbalzata da una parte all’altra della blogosfera. La nuova versione dice semplicemente che: tutto ciò che tu caricherai sui suoi server sarà da Facebook vita natural durante. Praticamente dal TOS sono stati eliminate queste righe:

"You may remove your User Content from the Site at any time. If you choose to remove your User Content, the license granted above will automatically expire, however you acknowledge that the Company may retain archived copies of your User Content".

Mentre restano queste:

"You hereby grant Facebook an irrevocable, perpetual, non-exclusive, transferable, fully paid, worldwide license (with the right to sublicense) to (a) use, copy, publish, stream, store, retain, publicly perform or display, transmit, scan, reformat, modify, edit, frame, translate, excerpt, adapt, create derivative works and distribute (through multiple tiers), any User Content you (i) Post on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof subject only to your privacy settings or (ii) enable a user to Post, including by offering a Share Link on your website and (b) to use your name, likeness and image for any purpose, including commercial or advertising, each of (a) and (b) on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof".

In risposta a questa variazione, diversi che conosco hanno iniziato a rimuovere le loro foto. Personalmente ho caricato due, tre foto su Facebook, e mi limitavo a linkare contenuti esterni. Ed è arrivata una prima risposta di Mark Zuckerberg, il fondatore. Comunque riflettiamoci sopra in futuro e facciamo un uso consapevole, inseriamo solo ciò di cui pensiamo non doverci pentire in futuro.

Fonti: Flickr; Piovono rane; Luca De Biase, Consumerist.com,

by giovi

domenica 15 febbraio 2009

Il museo della memoria a Camerino



Ho scoperto che all'interno del sito web dell'università di Camerino, è possibile visitare il Museo della Memoria. Il museo ripercorre la storia, recente e passata della città, di alcuni luoghi e racconta attraverso testimonianze fotografiche, alcune usanze e la storia dell’università la cui fondazione risale al Trecento. Obiettivo degli ideatori è quindi non disperdere la ricchezza della storia della città e le sue istituzioni più antiche. La scelta di collocare il museo della Memoria sul web, è per dare una maggiore visibilità all’iniziativa che ha bisogno di essere divulgata e di confrontarsi, oltre i confini locali. Il museo aspira inoltre a coinvolgere le nuove generazioni.
Troviamo bellissime immagini nelle varie sezioni: I giorni della merla, Qui una volta era tutta campagna , Gli occhi, le mani; Il mare profondo, La festa negata.

Nell’area dedicata all’università le immagini testimoniano la lunga storia dell’ateneo: le Prime iniziative didattiche, La rifondazione settecentesca, Com’era l’ateneo nel primo Novecento, Il passaggio all ’università statale nel 1958 e in ricordo della mitica festa delle matricole che si faceva un tempo, troviamo: Che la festa cominci! Ultimi fuochi della goliardia.

Come si divertivano i camerati nei primi anni del Novecento? La risposta nella sezione dedicata alle testimonianze sul tempo libero tra partite di palla al bracciale, gite in bicicletta e altri svaghi.

Peccato che il tasto destro del mouse sia disabilitato!

Fonte: unicam.it/museomemoria

by giovi

venerdì 13 febbraio 2009

Vino e lirica allo Sferisterio

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"Viva le femmine, viva il buon vino, sostegno e gloria d'umanità"
Mozart, Don Giovanni

Mangiare e leggere per molti aspetti si somigliano, un libro può essere di facile lettura o pesante, perfino indigesto, altrettanto un piatto, può essere piacevole, accattivante o il contrario... E nella storia della letteratura sono tante le pagine in cui ricorrono cibi, vini o altri alimenti. Riferimenti al cibo li troviamo anche nella pittura e nella musica. E proprio il binomio vino e musica lirica, è stato scelto per la serata maceratese del 14 febbraio 2009. Presso gli Antichi Forni alle ore 18.00 si svolgerà l'incontro "Vino e Lirica, un calice di musica", l'occasione per ascoltare brani di lirica ispirati al vino, composti da grandi autori del passato. l'idea di abbinare vino e musica non è nuova ed è già stata sperimentata in altre occasioni. Il San Valentino allo Sferisterio è organizzato da Sferisterio Opera Festival, Slow Food Corridonia e Banca Marche. Non solo musica durante l'incontro, ci sarà infatti anche una conferenza tenuta da Luisa Curinga e Anna Maria Ioannoni Fiore, le due docenti partiranno dal vino utilizzato nei brindisi più famosi come quelli presenti nelle opere di Verdi. Altri brani con riferimenti enoici saranno di Adriano Banchieri, Bela Bartok, Gaetano Donizetti. Non mancheranno riferimenti alle opere del compositore pesarese Gioacchino Rossini. Di quest'ultimo conosciamo la passione per la buona tavola. Sin da bambino -dicono i biografi- ci teneva a fare il chierichetto, ma lo faceva per il solo motivo di bere qualche goccia del vino contenuto nel calice del prete, e usava delle originali frasi per indicare tutto ciò che riguardava il cibo tra cui ricordiamo: "L'appetito è per lo stomaco quello che l'amore è per il cuore" e "Non conosco un lavoro migliore del mangiare"

by giovi

mercoledì 11 febbraio 2009

Un'armonia di colorate trasparenze


Chiesa di San Francesco,
Civitanova Marche

Caldarola ha una tradizione nella concia e lavorazione del pellame, ma non del vetro. Eppure da ventidue anni è presente un laboratorio di vetrate artistiche che è riuscito a guadagnarsi l'apprezzamento della popolazione. Titolare è la signora Giorgia Morbidoni proveniente dai corsi regolari della Scuola d'Arte e poi dall'Accademia delle Belle Arti di Macerata. Sin da piccola ha amato il disegno, il colore e l'arte in genere. La decorazione pittorica e la pittura sono le sue passioni e il passaggio dalla tela al vetro è stato naturale. Giorgia, giovane studentessa, seguiva le lezioni di un'anziana docente di tecniche pittoriche che aveva richiesto agli allievi dei vetrini dipinti a freddo con il finto piombo. Lei presentò una lampada a cubo molto semplice: un telaietto di legno teneva insieme quattro vetri dipinti, infilati ai lati. Pensò subito che con il vetro si potessero realizzare più oggetti e da li nacque il suo amore per il materiale scoperto 5.000 anni fa in Egitto e Mesopotamia. Versatile, trasparente e incorruttibile agli agenti chimici; gli artigiani ne hanno sempre apprezzato la sua ottima plasmabilità a caldo e la possibilità di decorarlo e colorarlo. Nel XX secolo l'uomo ha scoperto anche che il vetro è il materiale riciclabile per eccellenza. Nel suo laboratorio si creano vetrate artistiche, mosaici e oggetti di vetro. Non è una vetreria industriale che produce in serie, come ne esistono a Tolentino. Nel suo laboratorio sono rispettate le specifiche richieste ed esigenze del singolo cliente, dunque si eseguono i lavori su misura. La tecnica si può insegnare, ma sono la creatività e la sensibilità artistiche che fanno la differenza. Giorgia evidenzia che per realizzare una bella vetrata non basta la tecnica: i più famosi vetratisti erano grandi pittori. La sua caratteristica peculiare è la continua ricerca nel vetro e su come si può combinare con la vetrofusione, la grisaille e la rilegatura. Quest'ultima tecnica risale al medioevo quando gli artigiani europei utilizzarono i vetri colorati per decorare le ampie vetrate delle cattedrali gotiche (Canterbury, Chartres, entrambe del XIII sec.).

Le vetrate illuminate dalla luce solare affascinavano la gente; esse illustravano scene bibliche anche a chi non sapeva leggere. I vetri colorati erano tenuti insieme da strisce di piombo scanalate. Giorgia aveva sempre desiderato trovare impiego nel settore per il quale aveva studiato e nel 1986, dopo il matrimonio, decise di aprire questo laboratorio. Avendo creato un'attività artigianale nuova per la zona, all'inizio c'è stata qualche difficoltà a proporre i vetri artistici per le porte quando ancora non li usava nessuno. Poi le persone hanno iniziato ad ammirare le sue vetrate. Il laboratorio esegue la lavorazione totale del vetro in tutte le sue tecniche: rilegatura a piombo, pittura grisaille, rilegatura Tiffany e vetrofusione a forno. Anche il marito Italo ha seguito lo stesso percorso di studi ed entrambi hanno frequentato vari corsi di perfezionamento. I loro oggetti e vetrate sono stati esposti in numerose fiere nelle Marche. Di loro se ne sono occupate anche RAITRE, TV Centro Marche e TVRS. Giorgia ha trasferito al vetro la sua passione per la pittura; è una donna creativa e il suo lavoro la gratifica e l'appaga. Pensa e realizza, certo non tutti gli esperimenti le riescono, ma anche gli insuccessi servono.


Vetrate e arredi sacri realizzati nel maceratese

Numerose sono le sue realizzazioni di rilievo: le vetrate “San Martino”, la “Resurrezione” e la “Madonna del Rosario” della chiesa di Fiegni (Fiastra), le vetrate del palazzo comunale di Morrovalle, della casa di riposo di Loreto e di alcune chiese di Mogliano. Ha restaurato le vetrate della basilica di San Venanzio a Camerino e una vetrata a mosaico sulla trasfigurazione nella chiesa SS. Salvatore di Sant'Angelo in Pontano. A Caldarola sono sue le vetrate della chiesa del beato Francesco a Piandebussi, la Madonna Assunta in cielo a Pievefavera, la vetrata all'ingresso del Municipio e di molte abitazioni private. Alcune sue opere si trovano a Vienna, in Germania e in Svizzera. Il laboratorio, un'armonia di colorate trasparenze, dispone del sito web in cui sono raccolte le immagini delle vetrate e arredi sacri creati fino ad oggi.

Eno Santecchia

by giovi

giovedì 5 febbraio 2009

A San Ginesio, tra filari e vignaioli virtuali



L’anno scorso avevo parlato delle iniziative di adozione di alberi di ulivo a Loro Piceno. Torno a parlare della possibilità di soddisfare, seppure a distanza, l’istinto bucolico e della volontà di supportare attività agricole e contribuire a preservare piccole produzioni artigianali. Pioniere è stata l’associazione Archeologia Arborea di Città di Castello in Umbria che offriva la possibilità di adottare nespoli, sorbi, prugnoli, biricoccoli. Obbligatorio andare a far visita alla pianta adottata almeno una volta all’anno, e ovviamente recarsi in zona per raccogliere i frutti.
Le iniziative si sono moltiplicate nel tempo. Potete adottare una pecora in Sardegna. O maiali. Adottare un frutteto in Molise e in Trentino. Se invece è il vino la vostra passione e avete sempre sognato di possedere un vigneto potreste cominciare con Mywinefarm.com in cui vi potete immedesimarmi proprietario di una cascina situata tra le colline della provincia di Asti. L'obiettivo è produrre il vostro vino locale, potete scegliere quale tipologia produrre, cimentarvi sui fattori necessari a produrlo tra trattore, cantina, mosti e tappi, fino al momento della vendemmia.
In diverse regioni è poi possibile adottare un vigneto come avviene in Valtellina e da altre parti. Se vi piace l’idea e magari cercate una iniziativa vicina, magari proprio nel maceratese, in modo da andare a vedere con i propri occhi come crescono i grappoli, vi segnalo che a San Ginesio, alcuni imprenditori hanno pensato a questa iniziativa. Potete così scegliere i filari di vite da adottare e avere altre agevolazioni.

Di questa iniziativa nata a San Ginesio, non sapevo nulla fino a ieri, quando il sign.Maurizio, uno degli imprenditori maceratesi coinvolto nel progetto, ha lasciato un commento su un mio post sul vino cotto, scritto di più di un anno fa. Magari sarebbe bello se Maurizio ci raccontasse qualcosa di più e come è stata accolta l'iniziativa.

by giovi

domenica 1 febbraio 2009

Identità golose, il lato B e i cuochi di Marca a congresso

E' iniziata oggi la quinta edizione di Identità golose a Milano. Un vero girone dei golosi e chef che salgono in cattedra e diventano relatori. Un programma ricchissimo con numerosi protagonisti della cucina nazionale e internazionale. Il tema sarà "Verdure, vita, vent’anni". Stavo guardando il programma degli interventi e cosa ho scoperto? Che in questa edizione, ospite sarà la regione Marche. Ovviamente la regione è rappresentata da un drappello di chef ambasciatori dell'associazione I cuochi di Marca. Sul palco, dove per la prima volta sarà possibile cucinare a vista, salirà un equipe formata da 6 cuochi marchigiani. Chi saranno?

Il primo a intervenire lunedì (ore 15:00) sarà Mauro Uliassi che scherzerà sulla regione Marche: il lato "B" della Toscana.

Si continuerà martedì.

ore 12:30 - Lucio Pompili, pane e salame

ore 15:00 - Carmine Calò, la mia nuova cucina in una terra storica

ore 15:40 - Riccardo Agostini e la tradizione contemporanea

ore 16:20 - Michele Biagiola: le sensazioni nel chilometro sotto zero

ore 17:00 - Aurelio Damiani e le patate lesse

ore 17:40 - Moreno Cedroni, Blu, colore anti-gastronomico per antonomasia

Non mancheranno i prodotti delle Marche, provenienti da tutto il territorio. I cuochi saranno accompagnati da vari rappresentanti della regione. Sono attesi quindi il presidente Gian Mario Spacca e l'assessore Vittoriano Solazzi, coadiuvati da alcuni dirigenti, generosi sostenitori dell'iniziativa.

Avete visto i prezzi degli ingressi?

by giovi

sabato 31 gennaio 2009

Io riciclo, tu ricicli, noi ricicliamo



Nel mio quartiere è iniziata da alcune settimane la raccolta differenziata Porta a Porta, quindi siamo stati forniti di contenitori in cui sistemare separatamente la carta, il vetro, le lattine, e i rifiuti organici. Questo tipo di raccolta dei rifiuti, è ormai diffusa in molti comuni italiani. Anche nel maceratese è iniziata, non sempre con consensi da parte dei cittadini. C'è perfino una classifica dei comuni più virtuosi. Nel 2008, sono stati 11 i comuni marchigiani che hanno superato il 40% della raccolta differenziata secondo gli obiettivi previsti dalla legge. I comuni Ricicloni sono: Montelupone, Porto Sant'Elpidio, Serra de Conti, Potenza Picena, Monsano, Ostra, Camerino, Barbara, Castelleone Di Suasa, Urbisaglia, Ostra Vetere.

Un piccolo bilancio di queste mie prime settimane di Porta a Porta, il contenitore della carta è quello che si riempe più velocemente, giornali, involucri e contenitori di alimenti, detersivi, il tetrapak. Si stima che il packaging, le confezioni dei prodotti che acquistiamo, occupi circa il 75% del volume di rifiuti. Il food packaging è circa il 50% del packaging totale. La confezione degli alimenti assolve indubbiamente a diversi ruoli: protegge le derrate alimentari da contaminanti ambientali, ha quindi una funzione importante per l'igiene. Serve per il trasporto e per prolungare la conservazione. Il packaging è anche un veicolo per informazioni tra aziende e consumatori, contiene infatti alcune diciture obbligatorie come l’etichetta alimentare.
Esaurite le loro funzioni, le confezioni sono un rifiuto. Come ridurre l'impatto? E la quantità dei rifiuti?

Leggo che sarebbe utile seguire le 3 R: Reduce. Ricicle.Reuse

-Ridurre quindi l’acquisto di prodotti confezionati, come la frutta, ortaggi, formaggi takeaway nella vaschetta del polistirolo.

-Riciclare.

-Riusare materiale utile. Il vetro può essere impiegato per altri liquidi, per le confetture domestiche. E la carta di opuscoli, food packaging, confezioni di carta o cartone?? Come prolungarne la vita? Le mie due amiche Mariana e Paula, che vivono in Argentina hanno pensato di riproporle in modo decisamente insolito. A Olivos dove vivono, non viene fatta la raccolta differenziata e allora, ecco l'idea. Perchè non utilizzare il materiale degli imballaggi che a volte sono robusti, resistenti, di bella fattura, per confezionare quaderni e blocchi? L'idea percorsa anche da altri artigiani, si è concretizzata anche nelle loro mani.

In alto un quaderno confezionato con un opuscolo divulgativo della Regione Marche.


Ecco come due confezioni di alimentari, si trasformano in blocchi per appunti. Altre creazioni le trovate qui e sono in vendita su Etsy.com.

by giovi