giovedì 20 marzo 2008

Pet Therapy, un'altra novità per l'oncologia

Il dottor Latini mi ha chiamato in occasione delle nuove iniziative che hanno presentato ieri mattina.
E' sempre un piacere, considerando l'importanza dell'argomento per tutta la comuntà.

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Luciano Latini, direttore dell'unità operativa di Oncologia dell'ospedale di Macerata.

Di seguito l'articolo, uscito oggi sul Carlino.

MACERATA
“Per un'ospedale che sia meno ospedale, rivolto al malato e ai suoi familiari, non solo alla malattia”. Le parole del dottor Luciano Latini racchiudono la filosofia dell'oncologia maceratese e dell'ormai nota attività che l'ha portata ad essere apprezzata e stimata ovunque sia per l'aspetto scientifico che per quello sociale. Ieri mattina le note della pianista Ilaria Baleani hanno fatto da colonna sonora alla presentazione di altre importanti novità: il progetto di Pet Therapy; la consegna di un pianoforte Offenbach, donato dalla famiglia Prencipe in ricordo di Giuseppe; e l'allestimento dell'acquario, già presente da qualche mese e definito dal dottor Latini come un'altra forma di Pet Therapy, un veicolo di allegria.
“Sembra di stare in un teatro”, ha commentato una signora. Il pianoforte resterà a disposizione nella sala d'attesa per i pazienti, i familiari, i medici e gli infermieri e sarà anche l'occasione per organizzare dei concerti, come ha sottolineato la dottoressa Tiziana Saladino: “E per ricordare Giuseppe e la dignità con cui ha saputo affrontare la vita”.
Il direttore sanitario Piero Ciccarelli parlando dell'Unità operativa di oncologia come “un fiore all'occhiello della sanità maceratese” e ringraziando il dottor Latini e tutta la sua equipe per “la grande professionalità e la grande passione con cui svolgono il loro compito” ha anche sottolineato l'importanza di queste iniziative di solidarietà: “Sono il modo per mandare avanti questa sanità, in cui l'aspetto umano è fondamentale”.
In prima fila anche uno dei tre cani scelti per la Pet Therapy. “Sono stati addestrati dalla S.i.u.a., un'apposita scuola di Bologna – hanno spiegato la veterinaria Federica Morici e l'educatrice Monica Rizzieri – Svolgeremo qui quest'attività ogni mercoledì. L'obiettivo è appunto quello di decentrare l'attenzione dei pazienti dalla malattia creando una relazione con i nostri cani”. La Pet Therapy viene utilizzata in diverse strutture socio-educative, mentre quella maceratese è la seconda oncologia in Italia ad adottare questo metodo terapeutico. “L'animale di affezione prescinde un'innata abilità di offrire amore e sicurezza e facilita la socializzazione – osserva il dottor Latini – Questo progetto, valutato tramite test, ha riscontrato il 98% di consenso da parte dei nostri pazienti e familiari. Solo tra 18 mesi potremmo tirare le somme e valutare i benefici di questa novità, che sarà seguita da quattro veterinari e dallo psicologo Michele Marconi”. Per un'ospedale migliore.

Cos'è la Pet Therapy?
Prima di Macerata solo un'altra oncologia in Italia, quella di Massa Carrara, aveva adottato la Pet therapy, termine che indica una serie di utilizzi del rapporto uomo-animale in campo medico e psicologico. Che si tratti di un coniglietto, di un cane, di un gatto o di un uccellino la sua presenza risveglia l’interesse di chi gli è vicino: bambini ed anziani, ma anche malati e disabili con problemi psichici e fisici possono migliorare la qualità della loro vita e le loro condizioni di salute. Gli animali che vengono impiegati nella Pet therapy devono superare una valutazione che ne attesti le capacità e l'attitudine a partecipare a programmi di questo tipo oltre che il buon stato sanitario. Progetti di ricerca su programmi di Pet therapy sono stati condotti a livello scientifico da Istituti di rilievo, Università e istituzioni locali e hanno consolidato le esperienze in questo campo, anche se la sperimentazione è aperta verso sempre nuove possibilità.

by Matteo Zallocco

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