giovedì 9 ottobre 2008

Come andare in brodo di giuggiole

Proprio in questo periodo maturano le giuggiole, ieri pomeriggio dall’albero che ho piantato alcuni anni fa, ne ho raccolte un po’ che vorrei usare per fare qualche ricetta. Il giuggiolo, importato dalla Siria dai romani, inizialmente è stato utilizzato come pianta ornamentale, poi considerato e rivalutato come un vero e proprio albero da frutto per le sue interessanti proprietà nutrizionali, tuttavia le giuggiole non si trovano spesso e sono considerate frutti dimenticati. Si consumano fresche o essiccate e si possono usare anche per preparare marmellate e sciroppi. Nella zona del monte Conero in passato, gli alberi erano più diffusi e i frutti si usavano per preparare una bevanda fermentata lo zizifo. La tradizione vuole che gli abitanti delle campagne marchigiane lo considerassero pianta sacra e al sorgere e al calar del sole lo onorassero con il segno della croce. Nella civiltà contadina le giuggiole erano considerate tra i frutti pettorali perché indicate per la cura della tosse.

Per preparare il salutare brodo di giuggiole ci sono diverse versioni. Il decotto può essere preparato approssimativamente come segue: acqua ½ litro, giuggiole ben mature 1/2 kilogrammo e 100 grammi di miele, far bollire per far spappolare i frutti, poi filtrare.

Interessante anche lo Sciroppo di giuggiole: Mescolare giuggiole e zucchero in proporzione 1:0,5. Conservare in recipienti di vetro e girare di tanto in tanto per facilitare il dissolvimento dello zucchero.

Su ebay si trova un liquore prodotto da una azienda maceratese, la Sigi, di cui ho già parlato. Si chiama Giuggiolone, ma non si tratta di brodo di giuggiole, è un vino dolce che ha richiesto diversi anni di ricerca per essere messo a punto.

Perchè si dice andare in brodo di giuggiole? che significa struggersi di gioia,di piacere? Probabilmente è un richiamo al tenore zuccherino dei frutti. Nel dizionario "Frase fatta, capo ha" sui modi di dire di Giuseppe Pinto si legge che la frase è la corruzione di un precedente detto: andare in brodo di succiole, la succiola nell'uso popolare toscano è la castagna cotta nell'acqua-. Una frase sinonima in disuso è andare in sollucchero.

Altre ricette oltre a brodo e sciroppo di giuggiole? potreste provare a preparare a casa il liquore di giuggiole, ecco come fare:

Ingredienti: 500 g di giuggiole, 0.5 litri di alcool, 2 hg di zucchero, scorza di limone non trattato, mezzo baccello di vaniglia. Porre tutto in un vaso , coprire e mettere all'aperto. Mescolare di tanto in tanto per agevolare lo scioglimento dello zucchero. Far maturare per qualche mese. Le giuggiole le potrete usare come snack dopo pranzo, il liquore troverà impiego come digestivo.

Disclaimer: l'autore di questo blog non ha interessi o collaborazioni con l’azienda citata nel post.

by giovi

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