lunedì 3 luglio 2006

Macerata: una domenica allo stadio

Macerata, 2 luglio 2006. Ci tenevo ad essere allo stadio, l'occasione non solo di vedere la partita ma di conoscere tanti ragazzi e amici che leggo da tempo.. Però i km c'erano: Ancona-Macerata, andata e ritorno….a metà pomeriggio e poi il caldo che non sopporto.... E la cena da preparare prima di partire..e altre cose da organizzare.

Vado? non vado? È stato l’interrogativo degli ultimi giorni alimentato dall'incubo che la macchina mi lasciasse a piedi in mezzo ai campi. In fondo era già successo per varie volte, sulla superstrada Ancona-Jesi per esempio. La spia dell’acqua segnalava un innalzamento della temperatura, ebollizione per un microforo in qualche tubo. Micro-foro non identificato dal meccanico. Lei si tenga sempre una tanica d'acqua in macchina non si sa mai..aveva detto il meccanico! grazie per l'incoraggiamento... E come non bastasse altri problemi nell'accensione. La mia Punto da qualche settimana ha deciso di farmi impazzire. Non si contano le volte che non è voluta partire lasciandomi nei posti piu’ impensati.

-Il sensore deve essere un sensore- ha fatto il meccanico stavolta dopo aver collegato la mia macchina ad un computer che effettua diagnosi sulle malattie delle quattro-ruote. Me la riporti lunedì prossimo. Ma io domenica devo andare a Collevario, come faccio? Alla fine ieri ho deciso: Vado. Mi cambio, cosa metto? La maglietta di Secondopiero. E cosa sennò?

Sono scesa in garage e sono salita in macchina. Fai la brava- ho detto alla mia Punto accarezzandola dolcemente. Si è acceso il pannello. Si è sentito un sibilo…..poi silenzio. Panico…..altro giro di chiave e il motore si è acceso. Evvvvvvvvvvai…La mia Punto deve aver capito quanto ci tenessi ad arrivare a Collevario. Partita, un caldo infernale. La sfortuna vuole che ho anche il finestrino che non si abbassa completamente. Mentre guido mi chiedo perché non sono mai andata a ripararlo prima. Arrivo a Loreto, che bella la basilica!, lo penso tutte le volte che arrivo da queste parti, con la coda dell’occhio, una sbirciata al cruscotto, prego perché la vista non colga spie luminose e così è.. Avanti ….devio per Recanati. Dove sta il bivio per Macerata? eccolo, solo 26 KM? Penso che in fondo Macerata non è così lontana come sembra. Meglio chiedere. Sempre dritto-mi fa una coppia a cui chiedo informazioni. Altri km…altra sbirciata al cruscotto, mi sembra di intravedere un leggero innalzamento della spia dell’acqua. No, forse era così anche prima. decido di non guardarlo piu’. Ecco Fontenoce…Per strada non incontro in pratica anima viva. Non è una sicurezza. Arrivo a Sambucheto, bè se mi fermo qui-penso- posso bussare a casa di Francesco o di Genialoide o di Temple o di JR!.. Altri km…finalmente arrivo a Macerata. Chiamo Emanuela…dovevamo vederci in un punto che non ho trovato.. Mi fermo ma senza spegnere il motore ossessionata dall’idea che poi la macchina non riparta. Chiedo ad un paio di persone..e alla fine dopo aver zig-zagato intravedo lo stadio…sono arrivata..sana e salva. E non c’è ancora nessuno? No sbagliato, ecco Matteo, il chief-reporter, già in tenuta juventina. Preciso come sempre nota che sul campo non ci sono le righe. Evvabè…. Poi arriva Rick,che piacere conoscere il capitano della squadra il cui cuore batte forte bianco-nero. Mi guardo intorno, lo stadio ha un bel tappeto d’erba ma l’ambiente è piuttosto degradato… Poi a poco a poco arrivano gli altri, Nicola, Zak, Guido, Tatanka, Pisà con la morosa.. Arriva Emanuela molto professionale con penna e taccuino per prendere appunti. Ipno è già in porta con la maglia della salute. Tribale è vestito completamente di nero…penso al caldo che fa e non lo invidio… Ecco Franz e finalmente conosco la sua ragazza Sabina. Passano i minuti, perché la partita non inizia? Staranno aspettando Piero? Eccolo! C’è anche lui. Finalmente cominciano, ma il caldo si fa sentire da una parte e dall’altra, Manu prende diligentemente appunti. Goal!!!!!!!!!!! dove? Chi? Come si chiama? È Aldo-urla qualcuno.Bravo! corse a sprazzi, cambi ….tanti,…Io e Manu facciamo delle foto, passano i minuti..a volte sembra che il gioco si fermi poi ripartono….Tatanka tira in porta,..Fuori!!!! tanto era fuorigioco… Corrono, sudano da una parte e dall’altra…. Giovi quando finisce il primo tempo? urla Franz…tra un minuto ! Finalmente…sembrano pensare tutti… Guardo l’orologio e penso ai km che devo ancora fare per il ritorno. Decido di rimettermi in macchina…non prima di aver salutato Stefy, anche lei arrivata per vedere la partita.. chiacchieriamo un po’..

Fai la brava- ho ripetuto alla mia Punto rossa risalendo. E lei tra un sibilo e uno stridio del finestrino si è riaccesa. Vai Giovi..a casa ti aspettano per la cena…. Ripenso ai visi degli amici che ho conosciuto, ai loro sorrisi, alle urla in campo…alle battute scherzose, all’erba verde, ripenso alle migliaia di cuori spezzati degli juventini in seguito alla Moggiopoli. Penso a Franz che con un gesto simbolico ha deciso di rappresentare il suo cuore ferito e macchiare la propria maglia bianco-nera. Penso al fuorigioco di Tatanka e mi chiedo sorridendo…Ma cos’è un fuori-gioco?

by giovi

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