venerdì 29 settembre 2006

Poveri consiglieri, vogliono l'aumento!

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Poveri consiglieri comunali di Macerata. Guadagnano così poco e ora vogliono alzarsi lo "stipendio". Alla proposta di Placido Munafò (Gruppo Anna Menghi) di alzare la cifra proposta dalla delibera da 425 euro a 600 euro mensili hanno subito risposto favorevolmente quasi tutti i consiglieri (solo sei contrari e due astenuti). E nello "stipendio" non vengono neanche considerate le presenze in consiglio. Poveri consiglieri comunali, sempre impegnati nel risolvere con rapidità i problemi della città. Poveri consiglieri comunali, ai quali non bastano i loro stipendi di avvocati, architetti, ingegneri, imprenditori e via dicendo. Aiutiamo i consiglieri di Macerata! Magari, organizziamo una colletta.

Di seguito il comunicato stampa di mercoledì che trovate anche nel sito del Comune.

OGGETTO: Consiglio, sì all'indennità di funzione per i consiglieri

Dopo il minuto di silenzio osservato per l'attentato avvenuto a Kabul ai danni di una pattuglia del contingente militare italiano, ieri sera il Consiglio comunale ha affrontato un'ampia discussione sulla delibera riguardante il regolamento per la disciplina del gettone di presenza e dell'indennità di funzione per i consiglieri.
Il provvedimento, approvato con 24 voti a favore (maggioranza, Comitato Anna Menghi, Forza Italia e Uniti per Macerata), 6 contrari (Pierfrancesco Tasso e Andrea Blarasin di An, Udc e Giovanni Meriggi del Gruppo misto), e due astensioni (Piefrancesco Castiglioni e Riccardo Sacchi di An), è stato illustrato in aula dal vice sindaco Lorenzo Marconi.
L'atto si è reso necessario per dare attuazione a quanto già previsto dallo statuto comunale e dal quarto comma dell'articolo 82 del testo unico sull'ordinamento degli enti locali che prevedono l'approvazione di un apposito regolamento che determini il regime dell'indennità di funzione per i consiglieri, in sostituzione del gettone di presenza.
Tra i banchi della maggioranza diversi gli interventi sul provvedimento: per Luciano Pantanetti si tratta di "un atto dovuto", per Marco Blunno di "un adeguamento ad una volontà già espressa e della capacità di stare al passo con i tempi", mentre per il capogruppo dei Ds, Romano Carancini "non si fa altro che recepire una normativa che rende la funzione del consigliere un po' più dignitosa". Maurizio Mosca (Città viva) ha invece affermato che "dovremmo discutere del nostro ruolo da qui si potrebbe andare alla determinazione del compenso. Ritengo che quello che prendiamo sia una cifra da carità ma eravamo coscienti".
Per quanto riguarda l'opposizione hanno preso la parola Riccardo Sacchi (An), che ha espresso perplessità sui meccanismi di decurtazione dell'indennità e si è detto deluso, a causa della mancanza di spazi adeguati nella sede municipale, "per non poter svolgere a fondo la funzione e il ruolo del consigliere comunale". Per Andrea Blarasin (An) la delibera "è un pretesto per andare a richiedere un aumento del gettone di presenza". Ivano Tacconi, capogruppo dell'Udc, ha posto l'accento sul fatto che il consigliere non svolge il suo ruolo per il gettone di presenza, ma "lo fa per l'amore verso la politica", per Pierfrancesco Castiglioni (An), invece, non bisogna "parlare di missione. Noi siamo qui perché eletti".
A fianco della delibera è stato approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere Placido Munafò del Comitato Anna Menghi con il quale si invita l'Amministrazione a verificare la possibilità di aumentare il gettone di presenza e quindi l'indennità dei consiglieri comunali in sede di bilancio di previsione 2006/2007. Munafò, infatti, ha ribadito il concetto che occorre "dare dignità e riconoscimento al lavoro che viene svolto dai consiglieri e che ha un valore".
Il Consiglio ha approvato anche un'altra delibera sulla determinazione della misura di indennità di funzione dei consiglieri stabilita in 425 euro lordi mensili attraverso una procedura che ha preso come riferimento le riunioni svolte nel triennio 2002-2004.

Voi che ne pensate?

by Matteo Zallocco

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