giovedì 5 ottobre 2006

La minestra del Leopardi

Del celebre poeta e delle sue passioni e preferenze alimentari abbiamo già parlato su Cronache Maceratesi, le uova pasquali, i fichi secchi, i dolci e i celebri confetti abruzzesi. Sulla base delle numerose testimonianze, si può affermare quindi che Giacomo Leopardi fosse un buon conoscitore dei prodotti della sua terra.Ne ricordava i piu' graditi nelle lettere alla sua famiglia e in una di queste si sofferma sul giorno della festa della "Bragiola" .In quell'occasione, i Leopardi offrivano a tutti i bisognosi, un pasto abbondante per sfamarsi. Negli ultimi anni diventò particolarmente goloso a Napoli, anche grazie all'amico Ranieri che gli inviava dei sorbetti dal caffè Pinto. Come tutti anche lui oltre a piatti particolarmente graditi, nutriva avversione verso qualche ricetta. Chi non ne ha? magari qualche ricordo sgradito nato quando eravamo ancora piccoli. O un piatto che eravamo costretti a deglutire. Per il Leopardi era da aborrire una certa minestra che gli veniva imposta, un piatto che decisamente detestava al punto da dedicargli queste righe: "A morte la minestra"

A morte la minestra

Metti, o canora musa, in moto l'Elicona e la tua cetra cinga d'alloro una corona. Non già d'Eroi tu devi, o degli Dei cantare ma solo la Minestra d'ingiurie caricare.

Ora tu sei, Minestra, dei versi miei l'oggetto, e dirti abominevole mi porta gran diletto.

O cibo, invan gradito dal gener nostro umano!

Cibo negletto e vile, degno d'umil villano! Si dice, che resusciti, quando sei buona, i morti; ma il diletto è degno d'uomini invero poco accorti! Or dunque esser bisogna morti per goder poi di questi benefici, che sol si dicon tuoi?

Non v'è niente pei vivi? Si! Mi risponde ognuno; or via su me lo mostri, se puote qualcheduno; ma zitti!

Che incomincia furioso un tale a dire; ma presto restiamo attenti, e cheti per sentire: "Chi potrà dire vile un cibo delicato, che spesso è il sol ristoro di un povero malato?"E' ver, ma chi desideri, grazie al cielo, esser sano deve lasciar tal cibo a un povero malsano!

Giacomo Leopardi

E voi, avete una ricetta, un prodotto abominevole e disgustoso che ricordate?

Fonte Tool per l'immagine: Util e inutil

by giovi

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