giovedì 19 ottobre 2006

A cena con i finger foods

La nomenclatura alimentare si è arricchita di nuovi termini negli ultimi anni La crescente attenzione per aspetti salutistici, ci ha portato a conoscere il significato di alimenti funzionali o functional foods, probiotici, prebiotici e nutraceutici. In relazione al modificarsi degli stili di vita e delle abitudini e consumi alimentari, altri termini anglosassoni fanno l’ingresso nel gergo alimentare e non solo per gli addetti ai lavori. Se fate uso di piatti pronti, pizze surgelate, risi e minestre in busta o brick, insomma vi piace che tutto sia pronto in 5 minuti, fate parte di quel 60% degli italiani che dichiarano di scegliere e consumare regolarmente cibi precotti o pasti sostitutivi, i cosiddetti ready meals, siete in poche parole un consumatore stir-fry: mescola e friggi. Lo dice una indagine di Salute di Repubblica (Tecnofood,quando in cucina e a tavola trionfano le soluzioni rapide, 28 Settembre 2006). Circa il 70-80% dei prodotti che acquistiamo abitualmente è fabbricato dall’industria alimentare che propone sempre in quantità maggiore questi piatti che occupano un posto di rilievo nel carrello della spesa. E tra i nuovi termini entrano anche i finger foods che tradotto significa letteralmente cibo da mangiare con le dita, una nuova tendenza inglese d'importazione, un modo diverso di mangiare e di stare insieme. Sono presentati per l’Happy hour e l'aperitivo, ma non solo. L'ndustria li propone anche per la ristorazione collettiva, come fuori-pasto e per l’alimentazione domestica per quei consumatori che vanno di fretta e non vogliono perdere troppo tempo a cucinare. Si tratta in genere di prodotti a base di patate e carne avicola, con o senza formaggi incorporati e addensanti al seguito. Tutte le principali aziende alimentari hanno prodotti in catalogo. Se dico Magic Hot-Dog, Magic Zoo, Magic ABC, Patapollo, Chicken stick, Crokette, magari pensate che siano proposte di un fast food, invece tutto ciò è concepito a pochi km da Macerata-Sono le proposte che si collocano nel settore dei piatti pronti e finger foods della maceratese Fileni quarta azienda nazionale per il settore avicunicolo. Sono tornata quindi a curiosare nei contenuti del sito aziendale. Oltre ai finger foods, non mancano le iniziative promozionali e in palio ci sono suonerie, wall papers e true tones per il vostro telefonino. E cosa veniamo a sapere? Che uno di questi prodotti, il Patapollo, è stato segnalato al concorso "Cibus of the year 2006" come miglior piatto pronto e che ne è stato studiato attentamente il packaging: un bag colorato che ricorda il sacchetto delle patatine. Incuriosita cerco maggiori informazioni ma il sito come avevamo già notato in precedenza, non ci fa sapere gli ingredienti dei prodotti ed è assente la loro etichettatura. E dire che l’obiettivo dichiarato dell’azienda è di "innovare il comparto delle carni bianche e di rispondere alle moderne esigenze di praticità, servizio, risparmio di tempo senza dimenticare il gusto. Se i nuovi prodotti –come si dichiara- sono leggeri e equilibrati, e soddisfano il palato e la vista e sono una gratificazione come insegna la tradizione eno-gastronomica, perché non scrivere come vengono prodotti? E quali sono gli ingredienti? Una questione di trasparenza nei confronti dei consumatori.

Fonte immagine: memorymaker.co.uk

by giovi

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