domenica 21 gennaio 2007

Una passeggiata a Pievefavera

Gennnaio 2007. Si riparte, ancora in compagnia di Daniele da Massaprofoglio, di nuovo alla scoperta di paesini maceratesi da visitare. Siamo già stati a Visso, Cessapalombo, Caldarola, Muccia e Pievetorina.

Dove andiamo stavolta Daniele? Stavolta andiamo a Pievefavera, una frazione di Caldarola. Io ci sono stato durante le festività natalizie, il 26 dicembre e il 6 gennaio, da diversi anni a Pievefavera si svolge infatti un presepio vivente. Il borgo intero, ogni via, ogni anfratto, per l'occasione si trasformano. L'iniziativa è nata nel 1995 come esperienza didattica della classe V di Caldarola ed è proseguita nel tempo poichè ha trovato una collocazione ideale nel piccolo centro del borgo medioevale. L'entusiasmo iniziale ha fatto si che da sedici alunni iniziali, siano scaturiti circa novanta figuranti. Genitori, nonni, parenti e amici degli alunni vengono puntualmente coinvolti insieme agli abitanti di Pievefavera. Le finalità dell'iniziativa hanno assunto fin dal primo momento un carattere umanitario: il totale ricavato delle offerte, infatti, viene devoluto in beneficienza. Anno dopo anno si è cercato di ampliare il percorso con nuove scene coinvolgendo sempre più persone e richiamando nel piccolo centro, nel periodo natalizio, un notevole numero di visitatori. Ho fatto delle foto, eccole.

E cosa c'è di interessante a Pievefavera se si visita in altri periodi? Di certo è da consigliare l'Antiquarium posto all'interno della Torre castellare. Nell'Antiquarium sono custoditi materiali recuperati nei campi circostanti il borgo e il cimitero, nonché nel corso di sondaggi condotti dalla Soprintendenza. Alcuni oggetti sono stati rinvenuti dagli stessi abitanti del luogo, durante le quotidiane attività agricole. I primi ritrovamenti casuali a Pievefavera avvennero nel 1883, descritti dal conte Desiderio Pallotta (allora presidente della Commissione Provinciale Conservatrice dei Monumenti e degli Scavi). Nel 1986 i reperti archeologici rinvenuti nell’area furono pazientemente ripresi, studiati e catalogati dal prof. Arnaldo Mazzanti e in parte sistemati nella piazzetta antistante la chiesa e in seguito nella sede attuale. La raccolta archeologica, ha portato all’attenzione degli studiosi questa località del territorio dove fonti di età medievale conoscono una località detta Faveris, o villa Faverii o Favera. Di questo piccolo museo se ne parla in un libro curato dalla Provincia di Macerata che lo descrive di particolare interesse per le due monete puniche e i cocci graffiti. Tra i reperti in mostra anche una collezione numismatica prevalentemente di età romana, suppellettili di uso domestico e di ornamento femminile, frammenti di ceramica arretina, esemplari di ciotole. Chi vuole può curiosare sul sito della Sovrintendenza di Macerata.

Raccontami del lago Certo, il lago di Pievefavera, più conosciuto come Lago di Caccamo. Alcuni dei reperti e dei frammenti presenti nell’Antiquarium, sono stati rinvenuti proprio nella spiaggia del lago, tra queste vi sono delle ceramiche a vernice nera che presentano iscrizioni graffite in lingua latina, si stima che risalgano alla fine del III secolo a.C. Sul lago si può anche pescare e vi si svolgono gare di canottaggio.


Grazie Daniele! Alla prossima!

Fonti immagini del lago: Natura mediterraneo.it

by giovi

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