sabato 26 gennaio 2008

Se questo è un uomo



In occasione del "Giorno della Memoria" ecco un contributo scritto e fotografico di Laura Nori, che ha recentemente visitato Auschiwtz.

Entrare nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, vedere con i miei occhi i luoghi in cui si è consumato uno dei più grandi massacri della storia, è qualcosa di indescrivibile che difficilmente riuscirò a dimenticare. Sono sincera, non è per niente facile trovare la parole per raccontare ciò che si sente camminando all'interno del lager, passando accanto ai carrelli che trasportavano i corpi nei forni crematori, entrando nelle baracche dove dormivano ammassati milioni di deportati, o nelle finte docce dalle cui tubature, invece dell'acqua, usciva il gas letale. La sofferenza, in quei luoghi, è ancora palpabile così come la paura... la si percepisce ad ogni passo, in ogni centimetro. Nonostante sia passato più di mezzo secolo, è ancora li, sospesa nell'aria. Non si può dare una spiegazione logica per quei milioni di innocenti brutalmente uccisi; rimangono solo l'orrore, lo sgomento, e l'impegno per non dimenticare. Perché qualcosa di simile non accada mai più. Il 27 gennaio 1945 è la data in cui furono abbattuti i cancelli di Auschwitz e proprio il 27 gennaio è diventato il “Giorno della Memoria”, dedicato al ricordo della tragedia della Shoah e delle persecuzioni subite dagli ebrei e dai deportati militari e politici nei campi nazisti. Ma non solo: è anche il giorno della riflessione su tutti i massacri avvenuti in passato e su quelli in corso.



"Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi"


("Se questo è un uomo" Primo Levi)

by Matteo Zallocco

Nessun commento:

Posta un commento