giovedì 15 gennaio 2009

Alimentazione e salute: una ricerca sul latte crudo

Torno a parlare del latte crudo, delle sue proprietà nutrizionali e di un progetto che mi è molto caro. Chi ha seguito le vicende degli ultimi mesi, avrà osservato che da una parte ci sono i fan e i produttori che difendono il latte crudo e affermano che il lattosio contenuto è tollerato anche da chi abitualmente non lo digerisce ed è costretto così ad escludere il latte bovino dalla propria alimentazione. Buone notizie quindi per tutti coloro che sono intolleranti al lattosio, il principale zucchero del latte?

Dall'altra parte gli scettici che affermano che non ci sono fondamenta scientifiche che sostengono certe affermazioni dei produttori e non ne condividono il loro entusiasmo. Ho seguito un po’ il dibattito, ho letto degli articoli scientifici e mi sono chiesta: Ma è possibile che nessuno dei produttori o loro supporter abbia sentito l'esigenza di dare fondamenta scientifiche che potrebbero supportare le loro affermazioni? Il latte crudo, che possiede un maggior contenuto in batteri lattici, e ovviamente se sono assenti i patogeni, può essere veramente utile ai soggetti che sono intolleranti al lattosio? Possiamo fare delle ipotesi sui meccanismi molecolari?

Insomma, mi sono appassionata all'argomento e mi è venuta una idea per una ricerca da portare avanti. Uno studio, i cui risultati potrebbero dare delle risposte o comunque aiutare a comprendere meglio le differenze tra il latte crudo e il latte trattato termicamente (pastorizzato o UHT). L’idea postata sul mio blog ha raccolto già delle adesioni. Andrea Busetto che gestisce la sua azienda e allevamento nel Montefeltro, mi ha inviato una tesi di laurea che analizza alcuni aspetti nutrizionali del latte crudo, altri allevatori mi hanno scritto per confermare l’interesse a collaborare

Non nascondo che mi farebbe davvero piacere se potessimo realizzare concretamente il progetto che ho in testa coinvolgendo anche i produttori locali. Ricorderete nelle Marche ce ne sono diversi, qui trovate la mappa nazionale. Nel maceratese se ne trovano sei, per la precisione sono a Urbisaglia, due a Tolentino, a Macerata, a San Severino Marche e a Ripe San Ginesio.

Se passa da queste parti qualche altro produttore disposto a collaborare, mi può scrivere e ci confrontiamo. In particolare mi interessa sapere se qualche produttore può mettere a disposizione il pastorizzatore. Mi dicono che alcuni micro caseifici dovrebbero averne in dotazione. A breve un progetto con aspetti e logistici ed economici descritti con maggiore dettaglio. Io come già detto, mi offro come volontaria per coordinare la cosa.

by giovi

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