venerdì 16 marzo 2007

Doppio Cristicchi, tutti pazzi per Musicultura

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A MACERATA - Simone Cristicchi
E' tornato ieri a Macerata il trionfatore dell'edizione di Musicultura di due anni fa dopo la recente vittoria a Sanremo con "Ti regalerò una rosa". E con una rosa, la rosa rossa dell'Università, il rettore Fulvio Esposito ha voluto ringraziare Cristicchi della sua presenza a Camerino. Nel pomeriggio il giovane cantautore ha presentato il suo libro "Centro di igiene mentale. Un cantastorie tra i matti" e il film documentario "Dall'altra parte del cancello" anche al Teatro della Filarmonica di Macerata dove ha poi assistito alle audizioni live.

E' Musicultura-mania. Il Teatro della Filarmonica quest'anno è sempre pieno di gente durante le audizioni che si stanno svolgendo tutte le sere a partire dalle 21. Si stanno ascoltando sessanta proposte scelte tra i 1.500 brani ascoltati. Sono rappresentate sedici regioni, le Marche possono contare su un gruppo recanatese, uno anconetano e sui maceratesi Diabolico Coupè. La prossima settimana saranno proclamati i sedici finalisti del festival le cui canzoni faranno parte del cd compilation. La giuria di qualità sceglierà poi gli otto vincitoriche si esibiranno allo Sferisterio.
Mai come quest'anno gli occhi (e soprattutto le orecchie) sono puntate su Musicultura. Alle vittorie di Povia e Riccardo Maffoni alla passata edizione sanremese, si sono aggiunti il successo di Simone Cristichhi, un altro ex vincitore di Musicultura, e le parole che Pippo Baudo ha speso nel ricordare questo Festival come un riferimento per Sanremo. La qualità passa per Musicultura, un Festival che è stato il trampolino di lancio per molti artisti. Qualche nome? Gli Avion Travel, Amalia Grè, Patrizia Laquidara, Pacifico, Gian Maria Testa, oltre ai più recente Povia, Maffoni e Cristicchi.
A proposito di Simone Cristicchi durante la serata di mercoledì è anche salito sul palco il suo sosia.
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Guido Raparo, bassista dei Diabolico Coupè.
Guardate qui.

Toto-Musicultura: indicate uno degli otto finalisti che vedremo allo Sferisterio.

by Matteo Zallocco

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