giovedì 10 novembre 2005

Polli da spennare

Anche sul forum si parla di influenza aviaria e si riportano notizie e opinioni. Li ricorderete alcuni rappresentanti di governo immortalati mentre mangiano ali e cosce di pollo qualche settimana fa. Una idea per rassicurare i consumatori sulla sicurezza delle carni avicole e cercare di arginare il crollo dei consumi in relazione all’emergenza dell’influenza aviaria. L’ idea dell’abbuffata pubblica a base di carne di pollo deve essere piaciuta e qualcuno ha pensato di replicare, tra questi il presidente della Regione Marche per esempio, Gian Mario Spacca. Si legge in un comunicato dell’ ufficio stampa della regione Marche che a seguito di un incontro con i rappresentanti delle aziende Arena e Fileni che allevano e distribuiscono polli e dopo aver ascoltato le forti preoccupazioni che attraversano il settore avicunicolo a seguito dell’allarme dell’influenza, Spacca ha proposto di organizzare una delle prossime sedute di giunta in uno degli stabilimenti. Tra le iniziative che si pensa di intraprendere vi è anche quella di alleggerire lo stoccaggio delle carni invendute e macellate dei due stabilimenti, destinandole ad aiuti umanitari. Alla seduta della giunta in trasferta seguirà ovviamente cena. Cosa offriranno come menù? probabilmente vari tipi di pollo impanato come questi? O magari hamburgher alla cocciniglia?



Quello di finire impanati è uno dei principali destini delle carni avicole che diventano cordon bleu o finger foods, bastoncini di carne di pollo con aggiunta di aromi e altri additivi. Tutti prodotti che derivano dal McChicken, loro antenato. Nato negli Usa circa venti anni fa, il McChicken è considerato da un certo punto di vista una invenzione rivoluzionaria e portò gli americani a smettere gradualmente di comprare polli interi da cuocere e trinciare: il Mc Nugget trasformò una merce agricola in un lavorato industriale dal valore aggiunto. Qualcosa da consumare velocemente anche in auto al McDrive. Attualmente negli USA il 90% della carne di pollo è venduta trasformata in crocchette o bocconcini.
Torniamo agli stabilimenti Arena e Fileni e a tutti gli altri imprenditori che chiedono lo stato di crisi e lamentano un calo dei consumi.
Ci è venuta in mente una idea. L’ emergenza dell’influenza aviaria è servita a chiederci come vengono cresciuti gli animali negli allevamenti industriali. Perché non aprire i vostri stabilimenti e mostrare le reali condizioni degli animali? mostrateci che la loro crescita non è accelerata dall'esposizione frequente alla luce artificiale (23 ore al giorno). Fateci vedere che gli animali non sono frutto di selezione genetica esasperata per aumentare i ritmi di ingrasso. Le multinazionali proprietarie dei brevetti di queste razze (Kob e Ross) hanno partecipazioni in aziende farmaceutiche, le stesse che forniscono antibiotici e vaccini per gli animali.
Mostrateci che il tasso di crescita di un broiler non è raddoppiato rispetto a trent'anni fa, e che non corrisponde al vero che si prevede che nel 2007 raggiungerà in soli 33 giorni il peso minimo per la macellazione. Vengono descritte densità elevate di animali (15-20 in un metro quadrato: un pollo in uno spazio inferiore a un foglio A4).

Cari imprenditori, aprite le porte delle aziende e fateci vedere che non è così.

Meglio di certo dell'ennesima abbuffata istituzionale!

by giovi

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