giovedì 11 agosto 2005

Peppino e Sandro, quando l'allegria supera le barriere

A MACERATA – Peppino e Sandro Di Bartolomeo
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Fin da piccoli costretti in carrozzella, affetti da distrofia muscolare. Fratelli, di 50 e 58 anni, ora chiedono aiuto alla città. A Macerata sono conosciutissimi perché fino a due anni fa, quando avevano un mezzo che gli consentiva di uscire di casa senza rischi, erano sempre in giro e venivano soprannominati i “guardiani delle mura”.
L’altro ieri sono stato nella loro casa di via Pancalducci per intervistarli e mi ha subito colpito la loro energia positiva: allegri, sempre sorridenti e con la battuta pronta. Hanno ordinato il pullmino Mercedes che consentirà loro di uscire di casa. Si possono permettere, però, una spesa di 15.000 euro, mentre il costo totale dell’automezzo è di 36000 euro. Occorrono 21000 euro, dunque, per realizzare il loro sogno di tornare a girare per la città. Un regalo a cui possono partecipare tutti. I contributi vanno rilasciati direttamente all’Unitalsi di Macerata (0733-281297) o alla Parrocchia Sacro Cuore (0733-230019) oppure con bonifico bancario sul cc n.4642 intestato a Unitalsi di Macerata presso Banca delle Marche agenzia 3 con la seguente causale: “a favore del Progetto 4 ruote, 2 fratelli, 1 Natale”.
Lì, in quella casa a piano-terra di via Pancalducci (vicino al cimitero) coltivano una grande passione, quella per il computer: viaggiano in internet, realizzano foto-montaggi e in passato anche cd multimediali per le scuole. Peppino e Sandro quei due fratelli che all’inizio degli anni ottanta avevano attirato l’attenzione di tanti maceratesi. Erano i primi, in città, a girare con le carrozzine elettriche e tutti li guardavano con stupore. Fino a poco più di due anni fa, quando la loro Peugeot 305 ha alzato bandiera bianca.

IN ITALIA – Stefania Sandrelli
Andrà a lei il Leone d’Oro alla carriera nel corso della 62esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si terrà a Venezia dal 31 agosto al 10 settembre. Viene definita la “musa del cinema-sexy intellettuale”.

NEL MONDO – Daryl Atkins
E’ stato riconosciuto da una giuria “adatto a morire”. In precedenza il detenuto di colore aveva ottenuto la sospensione della pena per “ritardo mentale”, ma in prigione ha superato nuovi test e adesso può essere giustiziato. E’ successo a New York. Daryl Atkins, 27 anni, ne aveva 18 quando rapinò e uccise il 21enne aviere Nesbitt. Condannato a morte nel ’98, nel 2002 la Corte Suprema ha sospeso la pena perché “minorato mentale”. Ora la giuria ha decretato che potrà essere giustiziato. La condanna sarà eseguita a dicembre.
La pena di morte- Negli Stati Uniti la pena di morte è stata reintrodotta nel 1976 dopo soli quattro anni di sospensione. Attualmente, 38 Stati su 50 prevedono la pena capitale nella loro legislazione. Dal 1976 ad oggi sono state eseguite 956 condanne a morte. Lo Stato che ha il record di esecuzioni (211) è il Texas.

NELLO SPORT – Rashid Ramzi
Ad Helsinki l’oro sui 1.500 metri profuma di petrodollari. Il vincitore, Ramzi, è marocchino di nascita, eppure ha messo all’asta il suo passaporto: le disinvolte normative gli hanno consentito di acquisire una presunta cittadinanza del Bahrain, regno pieno zeppo di giacimenti. E così, almeno formalmente, per la prima volta un rappresentante di un paese del Golfo Persico può fregiarsi dell’etichetta di campione del mondo. La svolta della sua vita è avvenuta nel 2001, quando un amico gli ha detto che la squadra dell’esercito del Bahrain cercava atleti che corressero forte. Rashid non era nessuno, aveva solo un futuro come muratore, e i 750 dollari al mese di paga gli facevano gola. Un piccolo particolare che dicono essere un vezzo del Bahrain: oltre il nome (da Khoula a Ramzi), gli è stata pure cambiata la data di nascita, dal 9 novembre ’79, al 17 luglio ’80. Piccoli particolari?

by Matteo Zallocco

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