venerdì 21 ottobre 2005

Il teatro della comunità

Image

A MACERATA - Marco Di Stefano
"Un laboratorio teatrale che coinvolgerà i disabili in quindici giorni di prove". Un'iniziativa lodevole che torna dalle nostre parti e dopo Macerata arriva a Civitanova sempre grazie al regista Marco Di Stefano.
http://www.ilquotidiano.it/articoli/index.cfm?ida=45407
Il lavoro, che procederà senza un canovaccio prestabilito ma verrà inventato giorno per giorno, si concluderà con uno spettacolo in programma il prossimo 10 novembre al teatro "Rossini".
Per saperne di più su Marco Di Stefano:
http://www.cinemando.com/marcodistefano.htm

IN ITALIA - Adriano Celentano
Può piacere e non piacere, di sicuro è un grande artista e quando arriva in televisione fa rumore.
Ieri sera ho visto la prima parte del suo "RockPolitik". Ieri sera la Rai era "rock", nonostante l'assenza di Enzo Biagi pesi ancora come un macigno. Adriano Celentano più che "rock" era "politik", ma trasmissioni come queste fanno bene. Quel che più mi dispiace è che questo governo è riuscito anche nell'impresa di far passare per "eroe nazionale" uno come Michele Santoro...

NEL MONDO - Rosalind Franklin
Giovi racconta la signora del Dna.
Dal chiarimento della struttura della molecola del DNA ha avuto inizio l’enorme sviluppo della biologia moderna. Qualche giorno fa si parlava di Watson e del suo ruolo nella scoperta del DNA.Ma c’è un lato oscuro della vicenda, è il contributo di Rosalind Franklin. Il suo ruolo è rimasto sconosciuto ai più fino al 1968 quando James Watson, nel suo libro “La doppia elica”, riconoscendone implicitamente i meriti la dipinse scioccamente come una donna che “sarebbe potuta essere interessante se si fosse tolta gli occhiali e avesse fatto qualcosa ai suoi capelli”. Ma è da una sua fotografia a raggi X che lo stesso Watson e Francis Crick intuirono la loro rivoluzionaria scoperta, annunciata, com’è noto, sul numero di Nature del 25 aprile 1953. Numerose le difficoltà che la giovane scienziata dovette affrontare, sia in famiglia che all’università.. Nel 1958 la ricercatrice muore di un cancro alle ovaie, a soli 37 anni. Quattro anni dopo, nel 1962, Crick, Watson e Wilkins ottengono il premio Nobel per la medicina grazie alle loro scoperte sul Dna. Scoperte che senza l’ormai mitica “Fotografia 51” e il lavoro di Rosalind forse non avrebbero mai visto la luce con quelle modalità. La Franklin non ebbe vita facile, come donna, come ebrea, come scienziata. Ma se la scienza sbaglia, la stessa scienza cerca di correggere i suoi errori: nel 1998 la National Portrait Gallery di Londra ha collocato la foto della Franklin accanto a quella dei colleghi vincitori del Nobel. E nel 2000 il King’s College l’ha onorata nominando una sua nuova ala il “Franklin-Wilkins Building”. La sua vicenda è raccontata nel libro “The dark lady of Dna” da Brenda Maddox (2002).

NELLO SPORT - Katherine Legge
La curiosità c'è sempre, di vedere come se la cava una donna al volante di una Formula 1, sport a tendenza maschile e maschilista. Le occasioni sono poche e per questo tendono a fare storia. L'ultima in ordine di tempo arriverà alla fine di novembre, sul circuito di Vallelunga, nel viterbese. Katherine Legge, 25enne inglese guiderà una Minardi appena prima che diventi Toro Rosso (ex Red Bull). Se la prova andrà bene la Legge avrà la possibilità di riallacciare un filo che si è staccato nel 1992, quando Giovanna Amati provò, senza successo, a qualificarsi nei primi tre Gran premi della stagione prima di essere sostituita alla guida della Brabham-Judd da un giovane promettente, Damon Hill.

by Matteo Zallocco

Nessun commento:

Posta un commento