domenica 16 ottobre 2005

Alla scoperta del passato maceratese

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L'ippodromo Martini di Corridonia

A MACERATA - Sigismondo Martini
Seconda puntata di "amarcord maceratesi" dopo quella dedicata a Papa Marcello Cervini.
Da Montefano ci spostiamo a Corridonia rimarcando - come si può evincere anche dal nuovo logo - la volontà di CM di raccontare personaggi e storie di tutta la provincia.
Dedico la seconda puntata ai corridoniani e in particolare a quelle tre ragazze (Franci, Emanuela e Silvia) che fanno parte della più frequentata comunità maceratese online. E visto che qualcuna di loro lavora all'ippodromo "Martini", perché non far conoscere a tutti il personaggio a cui è stato dedicato l'impianto polivalente di Corridonia e di cui neanche io personalmente ero a conoscenza...? Ecco quello che ho trovato su di lui.
- Sigismondo Martini (Pausola 1858 - Macerata 1934). Pittore ed architetto. Frequentò l'Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove si diplomò, grazie ad una borsa di studio elargitigli dal Comune di Pausola. Fu artista e insegnante di ornato e figura. Eseguì varie opere, soprattutto ritratti, che furono premiati in diverse esposizioni. Nel 1904 gli furono affidati i lavori di ristrutturazione del Teatro Velluti di Corridonia, che eseguì fino al 1909 come architetto, pittore, decoratore e scenografo. Al Comune di Corridonia lasciò moltissime sue opere oltre alla casa natale e ad un terreno su cui oggi si trova un impianto polivalente a lui intitolato.

IN ITALIA - Marco Follini
Subito dopo le sue dimissioni da segretario dell'Udc (che tanto stanno facendo parlare) è nato un sito per sostenerlo: http://www.wfollini.com/home/
Anche la politica ormai si fa su internet. Ma non c'è niente di nuovo.

NEL MONDO - Roy Glauber, John Hall e Theodor Hansch
A loro il premio nobel 2005 per la fisica. Riporto quello che mi ha inviato su di loro (particolarmente interessante la storia di Roy Galuber) il nostro amico Roberto Blarasin di blablog, ricordando a tutti che sono sempre gradite segnalazioni di personaggi (A MACERATA, IN ITALIA, NEL MONDO E NELLO SPORT) su questo topic http://www.secondopiero.com/forum/viewtopic.php?id=1131 o all'email matteo@secondopiero.com.

Per tradizione, il pubblico dei premi IgNobel di Harvard (dedicati ironicamente alle peggiori e più improbabili ricerche dell'anno) lancia aeroplanini di carta sul palco durante tutta la cerimonia. Gli aeroplanini si accumulano così rapidamente che è necessario avere due persone che li tolgano continuamente dal palco. Roy, un professore di fisica di Harvard, si è occupato con grande stile di queste pulizie per 10 lunghi anni. Umili compiti per lungo tempo prima che il mondo riconoscesse la sua grandezza. Roy Blauber ha vinto il premio nobel 2005 per la fisica.

Il Nobel per la fisica è stato assegnato agli americani Roy Glauber e John Hall e al tedesco Theodor Hänsch.
I tre ricercatori hanno dato un contributo alla comprensione dei fenomeni ottici e allo sviluppo della spettroscopia basata sui laser ad alta precisione. Conoscenze che hanno permesso di studiare le costanti della natura, di mettere a punto orologi ad altissima precisione e di dare un forte impulso alla tecnologia GPS (global positioning system). Il premio viene assegnato per metà a Glauber (80 anni), dell'università di Harvard, per le sue ricerche sul comportamento delle particelle di luce, che hanno contribuito in modo importante alla teoria quantistica della coerenza ottica. L'altra metà del premio viene invece divisa tra Hall (71 anni), dell'università del Colorado, e Hansch (64 anni), dell'Istituto Max Plank di ottica quantistica e dell'università di Monaco, per il loro contributo allo sviluppo della spettroscopia di precisione basata sui laser.

NELLO SPORT - Catherine Tubb
Un'altra "donna di ferro" nello sport.
Capelli biondi, occhi azzurri, 25 anni, un dottorato in chimica all'università di Cambridge. Ma non è con il look o i voti accademici che Catherine Tubb è riuscita a scrivere un pezzettino di storia: l'ha fatto con i guantoni da boxe. E' diventata presidentessa della società amatoriale di pugilato del suo storico ateneo, la prima donna dalla fondazione, più di 100 anni fa. "Posso morire felice, ho dato il mio contributo al femminismo - ha detto -".

by Matteo Zallocco

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