sabato 18 giugno 2005

Il riscatto

A MACERATA – Benito Bartoloni
L’ho incontrato stamattina. Passeggiava a testa alta. “Adesso ho la coscienza pulita”, mi aveva detto in un’intervista di qualche tempo fa. Non era proprio sobrio, ma di sicuro era sincero. La sua storia inizia il 15 gennaio 1966, quando sul pavimento di un appartamento di via Crispi viene ritrovato il corpo senza vita di Graziella, una ragazzina di appena 17 anni. era la figlia che sua moglie, di dieci anni più grande, aveva avuto prima che Benito la sposasse. Nel 1963 quando fu celebrato il matrimonio, Benito aveva 22 anni, la moglie 32. “Le diedi un manrovescio e la colpii al collo. I giornali scrissero che l’avevo strangolata con il filo del ferro da stiro. Ma non andò così: Graziella cadde e il filo gli andò sul collo, per questo inizialmente tutti pensarono che l’avessi strangolata”. Benito, oggi 64enne muratore in pensione, si costituii e fu spedito al manicomio giudiziario di Montelupo Fiorentino dove scontò una pena di nove anni. “A casa avevo un figlio piccolo e anche per lui non sono mai riuscito a perdonarmi quello che avevo fatto”. Ma la vita ha dato a Benito la possibilità di riscattarsi e lui non se l’è lasciata sfuggire. Il 10 ottobre scorso salvò tre bambine - lasciate momentaneamente sole dalla mamma polacca - dalle fiamme di un appartamento di viale Trieste. “Un eroe per caso”, titolarono i giornali. Benito Bartoloni, che ora abita a Piediripa, a novembre è stato anche ospite della trasmissione “Piazza Grande” di Giancarlo Magalli, dove ha raccontato la sua storia per più di mezz’ora. “Quel gesto mi è servito tantissimo e ho potuto riscattarmi anche agli occhi di mio figlio, ormai 41enne”. Ora quella di Benito è una vita più tranquilla. “Quel gesto, il successivo ricevimento in Comune e i complimenti della gente dopo avermi visto in televisione e sui giornali mi hanno fornito una gioia indescrivibile”. Questa è la vita.

IN ITALIA – Giorgio Angelozzi
E’ finita nel modo più triste la sua storia che, nel settembre del 2004, era cominciata come una favola che aveva commosso tutta l’Italia. Lui, 80enne pensionato di Roma, aveva chiesto attraverso gli schermi della tv di essere “adottato” per vincere la solitudine che, vedovo e con una figlia lontana, lo affliggeva. E a Spirano, nella Bergamasca, la famiglia di Elio e Marlena Riva, aveva deciso di spalancargli le porte anche per regalare ai figli di 18 e 16 anni l’affetto di un nonno che non avevano mai avuto. E, invece, la bella fiaba si è conclusa con l’arresto dell’anziano per aver pagato i suoi debiti con assegni rubati. Secondo i carabinieri nel suo passato ci sarebbero numerosi precedenti penali.

NEL MONDO – Todd Christian
Francesco De Gregori nella sua celebre canzone parlava della donna-cannone. Ma esiste, unico caso al mondo, anche un uomo-cannone che si fa sparare a 12 metri di altezza. Eppure, nonostante le sue performance lontano dalla terra ferma, Todd Christian, un ragazzo inglese di 26 anni, ha una paura matta di prendere l'aereo. Fobia che gli è costata il posto di lavoro. Il circo nel quale si esibiva, infatti, lo ha licenziato in tronco.

NEL MONDO DELLO SPORT – Ruben Douglas
Passerà alla storia come il primo tricolore assegnato alla moviola, perché è l’istant replay, dopo un interminabile minuto di consultazione, a stabilire che il tiro da tre di Douglas che ribalta la partita sulla sirena è arrivato in tempo. E per due centesimi di secondo arriva il secondo scudetto per la Fortitudo Bologna contro un Armani Milano comunque in grande spolvero.

by Matteo Zallocco

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