domenica 19 giugno 2005

Storie "Di Vita" vissuta: belle e brutte

A MACERATA – Antonino Di Vita
Ordinario di archeologia classica all’Università di Macerata è stato insignito del titolo di “professore emerito” dal ministero dell’Istruzione. Eletto rettore della nostra Università nel 1974 ha in seguito instaurato e rafforzato un grande legame tra Macerata e Atene grazie all’impegno profuso nella direzione della scuola archeologica italiana nella capitale greca.

IN ITALIA – Stefania Vanini
Ha passato 23 anni su una sedia a rotelle per una diagnosi sbagliata. Finché una mattina, una delle tante passate davanti a Internet, ha provato a digitare sulla tastiera quelle parole che l’avevano inchiodata all’immobilità. Due sole, quindici lettere: sospetta atassia. Per accorgersi che tutto ciò che leggeva sui siti non c’entrava niente con lei. E allora Stefania si è fatta fare l’esame del dna. Aveva ragione, il suo male era un altro. E, quel che è straordinario, le è bastata una pastiglia per curare in poco tempo la vera malattia di cui era affetta e tornare a camminare. E quelle gambe tornate scattanti ha deciso di farle arrampicare sulle sue montagne della Val d’Ossola. Ma dopo 23 anni di immobilità mica può bastare. Per placare la sua ansia di vitalità ritrovata ha voluto scalare le montagne del Nepal. Oggi la sua vita normale Stefania Vanini la trascorre a Baceno, un paesino di circa 1000 abitanti a venti chilometri da Domodossola.

NEL MONDO – Marcus Wesson
La giuria popolare lo ha dichiarato colpevole di aver ucciso nove dei suoi figli, e di 14 stupri e violenze ai danni di figlie e nipoti minorenni, molti dei quali frutto di incesto. Il processo a Wesson si è svolto a Fresno, in California, dove la tragedia si compì nel marzo del 2004. L’America allora rimase inorridita: con un’irruzione la polizia aveva scoperto che Wesson viveva con una moltitudine di figli, avuti da quattro mogli, due delle quali erano sue figlie. Il fanatico, 58 anni, che si atteggiava a profeta religioso, aveva ucciso 9 dei suoi ragazzi, da un anno a 25 anni, ciascuno con un colpo di pistola in un occhio. I corpi furono ritrovati accatastati uno sull’altro. Ora Wesson rischia la condanna a morte: la sentenza sarà pronunciata a giorni.

NEL MONDO DELLO SPORT – Alberto Gilardino e Sebastian Frey
“Holly e Benji” salvano il Parma e mandano in B il Bologna, dopo 10 anni, amareggiando nella maniera peggiore il finale di carriera di Carletto Mazzone. Il suo Bologna a marzo era in zona Uefa, poi è scoppiato. Ha pagato la carta d’identità alta e la tendenza mazzoniana a fidarsi solo degli uomini d’esperienza. Alla fine la differenza l’hanno fatta le giovani stelle del Parma: Frey che para possibile e impossibile e che in tutto l’arco del campionato ha dimostrato di essere uno dei più grandi portieri in circolazione e Gilardino che ieri ha segnato la rete del 2-0 grazie ad una papera da “Mai dire gol” di Legrottaglie, ma che con 24 reti è l’artefice numero uno della salvezza della squadra di Carmignani. La società, intanto, ha scelto il nuovo allenatore per la prossima stagione: Stefano Pioli, quest’anno al Modena.

by Matteo Zallocco

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